Tramandare il tempo passato, conservarne le tradizioni ma anche gli insegnamenti e il fascino, rivivendolo in un viaggio indietro con l’orologio fino a fermarsi al 1621. Un anno speciale per Valli del Pasubio e la sua gente, ma anche per i tanti visitatori diretti sul Pasubio e in generale verso le Piccole Dolomiti che da quattro secoli ormai ogni domenica mattina s’imbattono nell’appuntamento dedicato al mercato domenicale. A certificarne la presenza, almeno – e va sottolineato – a partire dal ‘600 con data anno 1621 è stato nei mesi un documento ritrovato tra gli archivi della Biblioteca Bertoliana di Vicenza.
Una “chicca” che la storia del territorio offre e che l’amministrazione comunale del paese valleogrino ha valorizzato, ideando “Valli 400” per celebrarne l’anniversario simbolico, con una serie di iniziative in programma dal 21 al 26 settembre. Proposte che includono seminari su più aspetti salienti che gravitano intorno alle montagne locali e alla loro storia, tra cui il tema caro delle istanze volte al ripopolamento delle valli e delle contrade con la volontà di tracciare un percorso di rinascita per l’area montana, esempio reale di terra di migranti. Non mancherà, questo è ovvio, una mostra mercato speciale per una ricorrenza altrettanto speciale.
Una “scoperta”, se così è lecito definirla, che ha portato un certo fermento nel cuore di Valli del Pasubio, dove si erge il Municipio cittadino e intorno a cui spuntano ogni settimana – appunto da quattrocento anni almeno – i banchi del mercato domenicale. Una tradizione consolidatasi dunque nei secoli nell’Altovicentino fino ai giorni nostri, che da quasi un anno ha stimolato gli amministratori locali a delineare un carnet di eventi e seminari incentrati su tematiche cruciali della vita in vallata; ora pronti da servire per accompagnare la fine dell’estate e il principio d’autunno, con il teatro San Sebastiano e il centro del paese come luoghi ospitali. Ad affiancare altri protagonisti designati oltre alle centinaia e forse più di venditori che storicamente si sono avvicendanti dietro ai “banchi”, e cioè i prodotti caratteristici di Valli il cui nome è strettamente legato alla provenienza: impossibile non citare per prime le acque minerali di sorgente e la tipica sopressa De.Co.
GLI EVENTI SERALI. Ad aprire la serie di serate ospitate in teatro (in orario serale, dalle 20 alle 23 fino a venerdì) martedì 21 settembre sarà il seminario “Abitare a Valli del Pasubio, quali possibilità?“. Tema centrale del primo incontro saranno le azioni mirate per favorire il ritorno alla residenzialità in contrada – creazione di database di domanda e offerta di case, fondi pubblici dedicati e accesso al credito agevolato. Ospite della serata (in videoconferenza) un volto della televisione, il noto meteorologo Luca Mercalli autore in rima persona della scelta di “abbandonare” la città per trasferirsi in un piccolo borgo di montagna, in Val di Susa.
A seguire, il giorno seguente (mercoledì 22 settembre), si parlerà nel dettaglio di Valli del Pasubio ripercorrendone le radici storiche. Una “panoramica” approfondita che traccerà i cambiamenti della vallata e dei costumi della sua gente dal 1621 fino al nuovo millennio, grazie al contributo dello storico Andrea Savio, esperto della storia locale. Durante questo appuntamento verrà presentato un romanzo inedito, opera dello scrittore Andrea Tessaro, dal titolo “La valle dei sassi che ridono”. Un intreccio narrativo tutto da scoprire ambientato tra boschi, corsi d’acqua e vette che ben conoscono abitanti e gli affezionati “cultori” di Valli.
Giovedì 23 settembre la serata è intitolata “Valli del Pasubio, la miniera d’oro blu”, occasione utile per riassumere e delineare le azioni intraprese e quelle su cui investire in futuro per creare un vero e proprio “distretto dell’acqua” nella zona sovracomunale. Come pochi sanno tutti i quattro comuni veneti da cui viene imbottigliata acqua di sorgente si trovano nel comprensorio delle Piccole Dolomiti vicentine: Valli del Pasubio, Recoaro, Torrebelvicino e Posina. Con ben 300 operatori che ne ricavano lavoro, di cui un centinaio nella sola cittadina che onora il monte Pasubio nella denominazione. Attenzione speciale sarà dedicata alla “Via dell’Acqua“, uno dei gioielli che la contraddistinguono. Interverranno al seminario: i sindaci dei 4 comuni; il presidente di Vi.acqua, dott. Castaman; il presidente di Fonte Margherita, Denis Moro; l’assessore regionale Elena Donazzan.
Venerdì 24 settembre aperto invece a un doppio appuntamento, con focus che prende il titolo di “Indagini sull’abbandono (o recupero) del territorio“. Al mattino dalle 8.15 alle 13 un convegno dedicato al tema del bosco e alla sua gestione, con la collaborazione dell’Ordine degli Agronomi Forestali. Poi si torna al teatro comunale alle 20 per la prima presentazione al pubblico del lungo e impegnativo lavoro tra statistica e sociologia portato avanti nei mesi scorsi dall’amministrazione comunale e da un gruppo di volontari sul tema dell’emigrazione e immigrazione a Valli, in altre parole tra chi ha lasciato e chi invece ha scelto le pendici del Pasubio come residenza. Interessanti poi saranno anche i risultati e le interpretazioni degli esiti di un questionario rivolto ai giovani cittadini dai 18 ai 35 anni, mirato sulle loro aspettative e prospettive di vita. Presente alla serata il sociologo Andrea Membretti dell’università di Pavia, membro dell’associazione Riabitare l’Italia, e il professor Mauro Varotto dell’università di Padova.
WEEK END CONCLUSIVO. Sabato 25 settembre 2021 ci si appresta al gran finale della rassegna Valli 400, con un appuntamento pomeridiano dedicato alle autorità e agli organi di stampa in sala consiliare (alle 17). Alle 18, sempre in sala consiliare, una conferenza di Slowfood tematizzata sulla qualità del mangiare a chilometro zero e sulla valorizzazione della sopressa de.co di Valli del Pasubio. A margine dell’appuntamento, ecco che i produttori locali offriranno taglieri di sopressa alle autorità.
Alle 20, sempre al Teatro San Sebastiano, proiezione del suggestivo docufilm fresco di realizzazione “Ereditare la scelta. Evoluzione di una Civiltà Rurale”, opera di Andrea Colbacchini. Una raccolta di storie di gente comune che racconta però di vicende speciali, di decisioni coraggiose, di esperienze imprenditoriali nel settore agricolo e del turismo che hanno prodotto dei frutti da valorizzare e da offrire anche come spunti di riflessione sui vantaggi che offre la montagna. Durante la serata verrà poi presentata l’esperienza dell’associazione Agritour, un grande progetto di valorizzazione delle attività agricole partito da qualche anno nell’Alto Vicentino.
Nel corso dell’intero fine settimana il consueto mercato della domenica “raddoppia”. Nelle giornate di sabato 25 (pomeriggio) e domenica 26 settembre (tutto il giorno), infatti, nell’ampio spazio di piazza dei Caduti, via Roma, via Campo Marzo, via Tezze e piazzale delle Scuole verrà realizzata una mostra mercato, con espositori locali e anche provenienti da fuori provincia. Chi farà tappa a Valli potrà vedere, toccare e assaggiare prodotti di artigianato e gustosità per il palato di provenienza locale.