“Chiediamo alla grande distribuzione e ai consumatori di fermarsi e riflettere”. È questo l’invito avanzato da Filcams Cgil di Vicenza per far fronte al problema della liberalizzazione delle aperture dei centri commerciali la domenica e nei giorni festivi che, a detta del segretario Umberto Marin, “non aumenta l’occupazione, anzi peggiora le condizioni di chi nei centri commerciali ci lavora, e non incrementa le vendite data la condizione di crisi che stiamo vivendo.”
“Fermiamoci e confrontiamoci come si conviene ad un Paese che vuole avere un domani civile – incalza ancora il sindacalista -. Apriamo dei tavoli provinciali, in accordo con la Regione, per una programmazione volta a limitare le aperture domenicali. Una programmazione che prenda in considerazione anche i servizi per le lavoratrici ed i lavoratori del commercio. Chiediamo che si limiti il protrarsi di orari fino a sera inoltrata. Chiediamo che le eventuali limitate aperture domenicali rientrino in un sistema in cui la città sia protagonista. Una città che dovrebbe promuovere l’arte e la cultura, sia come offerta turistica sia come modo di vivere per i cittadini”.
Ai consumatori, invece, Marin rivolge una domanda precisa “È proprio indispensabile trovare i negozi aperti tutte le domeniche e a qualsiasi ora?”. E aggiunge: “Anche il consumatore ha le proprie responsabilità, sebbene sia consapevole che dietro una cassa, dietro un banco, dietro una merce prelevata da uno scaffale, ci sono lavoratrici e lavoratori con diritti e bisogni e che queste illimitate aperture non aumentano l’occupazione ma peggiorano le condizioni di lavoro”.