Continuano ad aumentare di giorno in giorno i ricoveri in Veneto per Covid. Ma di queste persone, tre su quattro “potevano non essere in ospedale” se si fossero vaccinate. A ribadirlo è Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, durante il punto stampa di questa mattina a Palazzo Balbi, dopo la riunione di Giunta. In Veneto nelle ultime 24 ore si contano 422 positivi su 42.626 tamponi, con un’incidenza dello 0,99%. I ricoverati invece sono 244, cioè 23 in più da ieri. “Non è una passeggiata”, commenta Zaia. Di questi, 206 sono in area non critica e 38 in terapia intensiva (tre in più rispetto a ieri). “Stiamo ancora ricoverando al 75% persone non vaccinate- continua a battere sullo stesso tasto Zaia- e se la matematica non è un’opinione, di queste 244 almeno 160 persone in teoria potevano non essere in ospedale col vaccino”. Nelle ultime 24 ore in Veneto sono state somministrate altre 19.714 dosi anti-Covid. “Uno in scienza e coscienza decide se farla o no- afferma il presidente- è una scelta personale, ma è anche una tutela di comunità”.

Zaia rilancia poi un appello alle “autorità sanitarie nazionale” sulla terza dose per i più anziani. “Siamo fortemente preoccupati- dice- la vicenda israeliana è lungimirante. Non mi vorrei ritrovare in autunno con le persone nelle case di riposo e gli over 60 che hanno finito la scorta di anticorpi. Bisogna fare questa riflessione sugli anziani, oltre che sugli operatori sanitari: dopo nove mesi hanno ancora gli anticorpi? Se qualcuno ci sta lavorando batta un colpo”, manda a dire Zaia.

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