Con le ultime partenze salgono a 14,8 milioni gli italiani andati in vacanza a luglio, con un aumento del 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè che evidenzia comunque valori lontani dai livelli pre-Covid, con 2,8 milioni di vacanzieri italiani in meno durante il mese.
A preoccupare è anche la mancanza del turismo straniero che, dopo le positive aspettative iniziali, ha registrato una brusca frenata a causa – precisa la Coldiretti – della ripresa dei contagi in tutta Europa. Un timore che ha cambiato i programmi anche di una discreta fetta di connazionali nonostante l’arrivo del green pass. Se appena 1,5 milioni di persone hanno deciso di trascorrere le ferie estive all’estero dove si moltiplicano vincoli, disagi e difficoltà, ben il 33% dei vacanzieri resterà quest’anno all’interno della propria regione, secondo l’indagine Coildiretti/Ixè.
La spiaggia – spiega Coldiretti – resta la meta preferita, tiene il turismo in montagna e quello di prossimità con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane, in alternativa alle destinazioni turistiche più battute, mentre crollano le presenze nelle città. La maggioranza degli italiani in viaggio – conclude la Coldiretti – ha scelto di riaprire le seconde case di proprietà, o di alloggiare in quelle di parenti e amici o in affitto, ma nella classifica delle preferenze ci sono le pensioni e gli alberghi e molto gettonati sono gli agriturismi che, spesso situati in zone isolate, in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e ampi spazi nel verde sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche.
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