Il caso-striscione approda in Regione.
“La Polizia Locale serve per la sicurezza, non per zittire chi manifesta un libero pensiero”.
C’è sgomento ben oltre Malo e l’Alto Vicentino per quanto successo a Malo dove, dopo l’affissione e la rimozione di un cartello non offensivo, che esprimeva una semplice disapprovazione per la bretella della Sp 46, il sindaco Marsetti ha mandato la Polizia Locale a bussare a casa di quello che era ritenuto l’autore dello striscione.
E se a Malo la cosa ha lasciato di stucco molti maladensi, alcuni dei quali però si sono detti “abituati a modalità da far west”, nell’Alto Vicentino e fino in Regione la presa di posizione del sindaco ha lasciato di stucco e la consigliera comunale di Europa Verde – Verdi del Veneto ha ritenuto doveroso intervenire, in modo che quanto successo a Malo non accada più.
“Il sindaco di Malo non può censurare il dissenso dei cittadini – ha dichiarato Cristina Guarda – Non può mettere sullo stesso piano la Polizia Locale e la libera manifestazione del pensiero. La Polizia Locale ha compiti essenziali nel garantire la sicurezza di prossimità e proprio per questo, per il carattere fondamentale del ruolo svolto nel garantire la civile convivenza, è molto grave che il sindaco di Malo ne chieda l’intervento per la rimozione di uno striscione che non conteneva alcun tipo di offesa ma, semmai, una civile quanto esplicita e netta presa di posizione riguardante un progetto evidentemente non condiviso da alcuni cittadini”.
Cristina Guarda ha poi invocato la partecipazione, che dovrebbe essere una costante nella gestione dell’amministrazione: “Piuttosto che darsi da fare per eliminare e contenere tutte le voci di dissenso civile sul progetto, il sindaco di Malo dovrebbe trovare il modo di coinvolgere i cittadini che non condividono le sue priorità e dovrebbe essere in grado di non confondere sicurezza urbana e libertà di manifestazione del pensiero”.
di Redazione Altovicentinonline