“Avrà anche abbandonato simboli celtici, ampolle ed alabarde, ma la Lega di oggi a Venezia è sempre la stessa: anti-italiana, secessionista e intollerante.Il presidente Zaia, dimenticando di aver giurato come ministro e di essere un uomo delle istituzioni, tuona contro lo Stato e richiama l’autonomia che ‘bisogna prendersela e non più chiederla’. Giorgio Conte, vicepresidente del Gruppo parlamentare FLI alla Camera dei Deputati e coordinatore regionale FLI del Veneto sputa fuoco contro un Carroccio dai contenuti e dalle proposte anacronistiche, specie in un contesto attuale come quello che stiamo vivendo.
Conte continua: ‘ Si tratta di slogan vecchi di vent’anni, irresponsabili ed inaccettabili, almeno quanto non sono più comprensibili rigurgiti localistici e anti-nazionali – conclude Conte – . È del tutto evidente agli italiani, e giova ricordarlo anche alla Lega, che L’Italia potrà trovare uno sbocco all’attuale crisi, non solo economica, quanto più in fretta troverà consapevolezza di un destino comune’.
di Redazione Thiene on line
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