Il Lions Club Thiene si lascia alle spalle un anno difficile, di chiusure e niente incontri, durante il quale però i ‘service’ a favore del territorio non sono mancati e, anzi, sono diventati ancora più importanti.
Pasqualino Munaretto rimane al timone dell’associazione come presidente, con il suo stile pacato e la determinazione a “fare ancora di più”.
In una serata di riaperture, con il Castello di Thiene a dare il benvenuto alla ripresa degli eventi, i Lions si sono riuniti per la Charter Night, pronti a ripartire. “La pandemia ci ha resi più forti, nonostante il lockdown e l’impossibilità di trovarci, non ci siamo fermati e siamo riusciti a dare il nostro contributo per l’ospedale di Santorso, per famiglie e persone in difficoltà e per il nostro territorio”, ha sottolineato il presidente riconfermato.
Settantacinque i partecipanti, tra i quali il sindaco di Thiene Giovanni Battista Casarotto, il presidente del Lions Club Thiene Host Pasqualino Munaretto, Carlo Ferrari 2° vice governatore Lions, Damiano Buscemi presidente Lions di Zona, Emanuela Candia presidente LC Schio, Andrea Simonato presidente LC Thiene Colleoni, Michela Baron Presidente Leo Club Alto Vicentino, Ganeo past-presidente, Armando Pio Sperotto past-president.
Giovanni Casarotto, che ha evidenziato: “I Lions sono una forza. A volte la politica va in difficoltà, loro intervengono con il loro supporto. Quando sono tra i soci del Lions mi ricarico umanamente e spiritualmente”.
Lions non è solo ‘la storia’, non solo solo i padri fondatori ed i soci storici. Lions è anche giovani, come ha spiegato Andrea Simonato, che con il Leo Club ha messo in atto numerosi service, collaborando con colleghi e soci che si sono dati da fare senza badare al poco tempo e mettendosi a disposizione della società. “Essere nei Lions è un’esperienza altamente formativa per i giovani – ha sottolineato – Si uniscono divertimento e lavoro, mettendo la solidarietà al primo posto e davanti a tutto. Con i Lions i più giovani imparano a darsi da fare per la comunità. Dal canto loro, i ragazzi portano nuove idee, nuovi stimoli e sanno ‘leggere’ meglio i cambiamenti del territorio”.
A.B.