Il torrente Gelpach, ad Asiago e Roana, non fa più paura. Con un investimento di 500mila euro da parte della Regione Veneto è stata recuperata la sua funzionalità idraulica, compromessa dalle abbondanti piogge e dall’erodibilità del letto”.
Si avviano alla fase conclusiva i lavori curati dai Servizi Forestali regionali sul torrente Ghelpach, l’alveo principale della conca asiaghese che la percorre in direzione est ovest attraversando i principali centri cittadini.
“L’erodibilità del substrato roccioso e l’andamento pianeggiante dell’alveo avevano comportato la deposizione di notevoli quantità del materiale trasportato dalle piene, in particolare con e dopo Vaia, momento in cui si erano verificate anche localizzate esondazioni”, ha spiegato l’assessore regionale al Dissesto Idrogeologico Gianpaolo Bottacin.
Ad essere maggiormente interessate, sono state soprattutto le località Coda e Morar in comune di Asiago e Waister Pian dei Costa in comune di Roana.
“Il tratto di alveo su cui stiamo ora intervenendo è suddiviso in tre diverse località e ha una lunghezza complessiva di 1.350 metri lineari. Da esso stiamo prelevando circa 3mila metri cubi di terre e rocce depositate dalla corrente. Materiale che viene poi utilizzato per la ricomposizione ambientale”, ha aggiunto l’assessore.
Per migliorare la funzionalità idraulica, inoltre, è prevista la selciatura di circa 400 metri quadrati del fondo alveo all’altezza di ponte Morar.
“Ad oggi i lavori, che erano iniziati lo scorso autunno e poi sospesi a causa degli eventi eccezionali dello scorso inizio dicembre, sono ormai arrivati al 80% del loro completamento, essendo stato sghiaiato circa un chilometro di percorso- – ha evidenziato Bottacin – Si tratta di un intervento significativo per il quale abbiamo impegnato 500mila euro che, oltre a manifestare la nostra costante presenza sul territorio, evidenzia un impegno puntuale nell’analizzare le diverse criticità”.
Salvo imprevisti e condizioni meteorologiche permettendo, entro la metà di luglio dovrebbero quindi poter essere conclusi.
di Redazione Altovicentinonline