Si è messo di buona lena, con il suo impegno e la fatica, intenzionato a far tornare percorribile quell’antico sentiero di Santorso a cui era tanto legato e finalmente il tratto che collega via Grimola con via Rebutan, partendo vicino agli antichi lavatoi ha ripreso vita.
‘Nonno Gino’ ci teneva, tanto da fare tutto da solo. Un impegno invidiabile a favore della comunità, con la valorizzazione del territorio come obiettivo.
Anticamente era denominata ‘Strada consorziale dei Pedrazzi’, il sentiero partiva da un piccolo gruppo di case chiamate Grimòla (ma anche Cirimòla) e raggiungeva Contrada Rebutan. Poi prendeva il nome di ‘Strada detta del Castiglian’ e saliva verso il monte attraversando la ‘strada delle Tezze’ e la ‘Strada dei Tacconi’ quando l’ascesa al monte era pratica quotidiana per coltivare e raccogliere legna.
Nel tempo l’antico sedime si era perso, le recinzioni erano crollate e ostruivano il sentiero, erbe e alberi erano cresciuti un po’ ovunque, difficile passare e anche un po’ pericoloso.
Finché ‘nonno Gino’ ha deciso di riaprire la strada e, da solo, si è messo a far pulizia, tagliare infestanti, rimuovere le inevitabili sporcizie.
Così l’antica via è tornata percorribile, restituendo alla memoria collettiva un pezzettino di storia di Santorso. La pulizia del percorso inoltre sta producendo effetti positivi: dopo il taglio delle erbacce e la pulizia del fondo, gli abitanti della via stanno arredando il sentiero con vasi di fiori e stanno ricostruendo gli scalini ormai erosi.
di Redazione Altovicentinonline