Questa sera in prima serata, 31 maggio, su Rai 3 nuovo appuntamento con le inchieste di Report. Durante l’emergenza Covid-19, ditte minuscole, che si occupano di tutt’altro, o nate pochi giorni prima della firma dei contratti, si sono aggiudicate appalti milionari. Hanno venduto gel igienizzante, tute protettive, guanti e mascherine. Come ci sono riusciti? Report racconta il ‘Covid business’, con un viaggio tra facilitatori che avrebbero mediato appalti con le loro conoscenze politiche e imprese improvvisate che hanno venduto dpi alla pubblica amministrazione.
A seguire, ‘Com’è andata a finire? La mascherina dell’ex presidente’ di Manuele Bonaccorsi: Report torna sul caso delle mascherine cinesi importate dalla società dell’ex presidente della Camera Irene Pivetti e sequestrate dalla Procura di Savona. Un affare che a distanza di un anno rappresenta ancora un salasso per le casse pubbliche. Anche per colpa di un clamoroso errore della Protezione civile.
Poi, il reportage ‘Povero San Marco’ di Luca Chianca con la collaborazione di Alessia Marzi. A luglio scorso Report aveva partecipato al primo test per il sollevamento del Mose, l’opera che dovrebbe salvare Venezia dall’acqua alta. Finalmente dopo 17 anni dalla posa della prima pietra tutte le barriere mobili si sono alzate contemporaneamente. Un evento senza precedenti a cui hanno partecipato ministri, politici e forze armate. Di fatto una vera e propria inaugurazione, con tanto di benedizione, dopo anni di lavori e commissariamenti. A distanza di quasi un anno Report è tornato sull’Isola Novissima che divide la bocca di San Nicolò da quella di Treporti, documentando con immagini esclusive come i cantieri siano di fatto fermi perché le ditte che devono completare l’opera non ricevono soldi da dicembre scorso. Cosa sta succedendo all’opera che avrebbe dovuto salvare San Marco e la sua Basilica dall’acqua alta?
E ancora, ‘Giù per il tubo’ di Max Brod con la collaborazione di Greta Orsi. Vicino alle nostre case, sotto il manto stradale, passano chilometri di tubazioni del gas. Quando si verificano delle perdite da queste condotte, il metano può arrivare anche dentro alle abitazioni e provocare gravi incidenti. Per questo motivo i tubi vanno posati a profondità di legge e gli scavi per ripararli vanno poi riempiti con materiali specifici. Ma avviene sempre così? Report ha girato l’Italia per capire come stanno le cose, scoprendo tubazioni superficiali e gestori che hanno dovuto correre ai ripari dopo la posa delle condotte. E i Comuni quanto controllano? Il problema della profondità sembra importare a pochi nonostante ciò che racconta chi sulle strade lavora tutti i giorni: le tubazioni superficiali sono all’ordine del giorno.
In chiusura, l’inchiesta ‘Intrighi a palazzo’ di Chiara De Luca con la collaborazione di Greta Orsi. In largo Santa Susanna, in pieno centro a Roma, c’è lo storico palazzo dell’ex Istituto Geologico. Su di esso gravano due vincoli, uno archeologico e uno architettonico. Nonostante l’importanza storica il palazzo ha perso la sua funzione originaria perché nel 1995 fu svuotato delle sue opere, oggi inscatolate in un magazzino, e nel 2005, dopo essere stato cartolarizzato, fu venduto a una serie di società riconducibili a Cassa depositi e prestiti che a breve ci farà gli uffici del Fondo nazionale innovazione. Proprio per questo motivo sono in corso dei lavori, ma di che lavori si tratta?
Agenzia Dire