Eletto il nuovo CdA di Ava con Giovanni Cattelan presidente e Alessia Lazzaretto e Lorenzo Righele consiglieri. Il mandato di Daniela Pendin, che nell’assemblea di oggi ha passato il testimone al nuovo eletto dai sindaci dei 31 Comuni soci della partecipata che gestisce il ciclo dei rifiuti, fortemente voluto dal Comune di Thiene, si chiude con Schio che non vota il bilancio consuntivo e Villaverla astenuta.
Ma si chiude anche con Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) che ha dato ragione ad Ava e ha confermato che “il piano economico finanziario dei 31 Comuni è coerente con le prescrizioni dell’Autorità”. Tutto è stato fatto nel modo giusto insomma, anche se non sono state fornite le risposte sui costi, che erano state chieste dal Comune di Schio.
Per Orsi quindi potrebbe non essere finita qui, perché quell’aumento della Tari, condiviso praticamente da tutti gli altri Comuni, in cui si è stabilito un tetto massimo del 6% per chi avrebbe dovuto subire un aumento più grande a Schio non va giù.
In merito alla querelle, la risposta di Ava è decisa: “L’azienda ha fatto verificare, da terzi, cioè da enti esterni qualificati, le attività in merito al nuovo metodo tariffario e mi auguro che possa aiutare a mettere nella corretta luce quanto fatto”, ha commentato la presidente di Ava Daniela Pendin.
L’attività svolta dai consulenti esterni ha evidenziato che Ava si è attenuta a quanto stabilito da Arera con il nuovo metodo tariffario e conseguentemente “il piano economico finanziario dei 31 Comuni soci di Ava è coerente con le prescrizioni dell’Autorità. Il metodo utilizzato per definire i costi imputabili a ciascun Comune socio è corrispondente a quanto previsto dalla normativa regolatoria nazionale vigente”.
Da Ava la spiegazione: “A partire dal 2020 i criteri per la determinazione delle tariffe per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani nei 31 Comuni serviti da Ava hanno subito dei cambiamenti significativi dettati, a livello nazionale, da Arera. Il nuovo metodo tariffario assicura che la Tari applicata in ciascun Comune copra i costi effettivi del servizio, contabilizzati a consuntivo. Gli esiti positivi dell’attività svolta sono stati esaminati dal CdA e trasmessi a tutti i soci di Alto Vicentino Ambiente prima dell’Assemblea”.
“Siamo felici dell’esito dell’attività di verifica che, mi auguro, possa aiutare a mettere nella corretta luce quanto fatto dalla Ava – ha affermato Daniela Pendin – L’applicazione, secondo norma, del nuovo metodo ha portato alcuni Comuni ad avere tariffe più convenienti, mentre qualcuno ha visto aumenti, a volte anche considerevoli, rispetto agli anni precedenti. Per evitare ‘divari’ troppo ampi anno su anno, l’assemblea dei soci di Ava, per il 2020 ha individuato un limite massimo di incremento tariffario, pari al 6% in più rispetto a quanto corrisposto nel 2019. I costi di questa azione vengono sostenuti proprio da Ava che, per venire incontro alle specifiche esigenze, rinuncia alla corrispondente quota di ricavi, come stabilito dagli stessi soci dall’assemblea lo scorso 28 dicembre, all’unanimità dei presenti”.
A.B.