Dai bulli agli haters. Che sia nel parchetto sotto casa o sui social, troppi i giovani che vengono derisi o ricoperti di offese e insulti. Per aiutarli a non diventare vittime, e carnefici, a Breganze le catechiste che seguono i ragazzi di terza media hanno organizzato una serata contro il bullismo. Come messaggio d’impulso anche l’inno ribelle dei Maneskin, vincitori dell’Eurovision, ‘parla la gente purtroppo parla, non sa di che cosa parla’.
Che le parole possano fare male si sa, ma quale ferite possono lasciare nei giovanissimi? “Le parole hanno un peso importante- spiega la catechista Sandra De Antoni- Una parola ti può schiacciare o ti può fare volare in alto. Per questo, noi 5 educatrici che seguiamo i ragazzi di terza media di Breganze e Maragnole, abbiamo voluto organizzare questo incontro aperto anche ai loro genitori e a tutti gli studenti delle medie per far loro capire che prima di parlare bisogna pensare. Una serata attesa da oltre un anno, a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid, ma che finalmente siamo riusciti a fare: con la presenza della scrittrice Cristina Bellemo e grazie anche al nostro parroco don Giacomo Prandina-continua Sandra-E’ stato un momento di crescita comune, non solo per i ragazzi ma anche per noi adulti: perché se è vero che i giovani sono più a rischio, anche nel mondo dei grandi non mancano minacce e atti prevaricazione, come può capitare ad esempio nel mondo del lavoro”.
“Ferisce più la lingua che la spada, è proprio vero-continua Sandra De Antoni- Se riusciamo a trasformare le parole che usiamo in positivo possiamo diventare messaggeri di amore e di pace: è questo che abbiamo voluto fare capire ai ragazzi”. Giovani di oggi che saranno il domani, il futuro “e che si sono dimostrati molto attenti e sensibili durante l’incontro. Facendo interventi anche molto acuti e profondi che hanno fatto capire a noi catechiste di avere fatto la cosa giusta: l’attenzione verso i nostri giovani è, e resterà, sempre importante”.
Se a spezzare una catena di minacce aiuta anche il testo di una canzone, perché non usarla? Frasi di giovani per i giovani. Con messaggi che possono passare anche tramite una canzone rock,’ come Zitti e buoni’ cantata dalla voce graffiante di Damiano David dei Maneskin ‘parla, la gente purtroppo parla, non sa di che cosa parla, tu portami dove sto a galla che qui mi manca l’aria’. Con la canzone che li ha visti trionfare all’Eurovision i Maneskin cantano di voglia di rivalsa e di perseveranza per raggiungere il proprio scopo, senza badare a cosa dice la gente.
Ma, ancora qualche anno fa, dichiararono la loro lotta al bullismo: nel 2018 pubblicarono l’album ‘Il ballo della vita’. “Il nostro messaggio è rivolto soprattutto a chi è bersaglio degli haters- dichiararono all’epoca i Maneskin a IoDonna- Vogliamo incitarli a perseverare. Un conto sono infatti le critiche costruttive, che ti fanno crescere, ma non bisogna farsi abbattere da chi ti attacca senza un preciso motivo e se qualcosa ti rende felice, allora falla, nonostante le critiche”.
Paola Viero