Un libro aperto, scritto non con le parole, ma con i fatti, la vita di Attilio Crestani, ’Tilietto’, che ha festeggiato il suo novantesimo compleanno con gli amici dell’ Anpi e con la partecipazione di vari esponenti delle associazioni della Resistenza thienese. Non ha voluto perdersi la festa nemmeno il sindaco Giovanni Casarotto, accompagnato ieri dall’assessore , Andrea Zorzan, in rappresentanza del resto della giunta.
Combattente nella seconda guerra mondiale sul fronte balcanico, “Tilietto” è stato tra i primi ad aderire alla Resistenza tra le fila della Brigata Mazzini. E’ decorato con medaglia di bronzo.
Soldato e cittadino esemplare , che puo` raccontare nei dettagli dell’incubo ’dell’infame guerra fratricida’, come ama definire la guerra civile, dove ’hai il nemico davanti, dietro ed ai fianchi’, ma anche della necessita` di perdonare subito e chiudere cosi`i conti senza vendette e senza odio, per poter cominciare a ricostruire.
Puo` testimoniare del coraggio di chi, dopo aver combattuto, ritornava a prendere i partigiani morti, trovando i corpi nudi e violati con infamia, eppure era pronto a rischiare la stessa sorte anche il giorno dopo.
Ma puo` parlare anche dell’amarezza di chi, dopo aver dato tanto, ’ha cominciato a soffrire subito dopo la liberazione, perche` aveva capito che le cose non andavano per il verso giusto’, che i grandi ideali erano gia` stati dimenticati per pensare ognuno al proprio tornaconto personale.
Se il suo ricordo peggiore e` quello del giorno in cui, tornato dalla guerra, ha dovuto subito darsi alla macchia, perche` denunciato dai fascisti, il piu’ limpido e sereno e` quello del suo matrimonio con la compagna della sua vita, Mariola, con cui ha costruito ’la cosa piu` importante’, la sua famiglia.
Nella sua memoria anche la crisi del dopoguerra, la difficolta` di trovare lavoro per se`, ma anche per il fratello ed il cognato, cui ha ceduto il posto per aiutare la loro famiglia, coraggioso anche nella pace, come in battaglia e pronto ad affrontare in prima persona le difficolta` per proteggere gli altri.
Ai giovani di oggi raccomanda di stare lontani dalla droga e da tutto cio` che li distoglie dagli ideali veri.
Ed ha parole di incoraggiamento anche per la nostra Italia, che, ’caduta cosi` in basso, ha perso tutti i valori di onesta`, umanita`, rispetto, diritto al lavoro, coraggio ed amore’, pero` ’c’e` ancora il buon senso’, e se questo prevale, tutto il buono tornera` e si potra` ricominciare, anche se ’ bisogna fare presto’.
Una persona che e` un libro di vita, e l’ha capito Liverio Carollo, che in questi mesi ha raccolto i suoi ricordi in un testo, da pubblicarsi a breve, sulla guerra e sulle vicissitudini della nostra terra pedemontana, in un arco di tempo che copre quasi tutto il novecento.
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Adesso stiamo bene- conclude Attilio, fiero dei suoi nipoti, il piu` grande dei quali ora e` maggiore in Afghanistan – e questo compleanno e` piu` di quanto mi aspettassi. Ringrazio tutti gli amici ed il sindaco, in cui spero, perche` sia per noi un esempio di onesta`, il valore piu` importante di tutti’.
Umberto D’Anna