La loggia comunale di Caltrano si illumina in onore della Croce Rossa Italiana.
Nel balcone del municipio caltranese dal 2 maggio, oltre alle bandiere europea, italiana e veneta è esposta anche la bandiera della Croce Rossa Italiana (CRI) nella settimana che porterà, il prossimo 8 maggio, a festeggiare la Giornata Mondiale della Croce Rossa.
L’amministrazione comunale ha accolto l’invito dei presidenti nazionali della CRI e di ANCI rivolto a tutti i comuni, di dare il massimo risalto all’importante giornata. Una data scelta in quanto anniversario della nascita di Henri Dunant, fondatore del movimento che si è sviluppato in ogni parte del mondo.
E domenica 8 maggio la loggia comunale si illuminerà di rosso proprio per festeggiare e ringraziare le migliaia di volontari che ogni giorno, nelle varie parti del pianeta, mettono a rischio la propria incolumità per soccorrere quanti si trovano in difficoltà.
“Abbiamo aderito prontamente all’iniziativa – ha precisato l’assessore Claudia Bonaguro – in quanto per noi onorare una organizzazione così importante come la Croce Rossa Italiana vuol dire ringraziare, soprattutto in questo momento, i tanti volontari che si impegnano nel campo della salvaguardia della salute.”
Sempre per richiamare l’attenzione dei concittadini su importanti temi sociali, anche il 12 ed il 19 maggio la loggia comunale verrà nuovamente illuminata, stavolta di viola, in quanto in quelle date cadono rispettivamente la giornata mondiale della fibromalgia e la giornata mondiale IBD ovvero delle malattie croniche intestinali come il morbo di Crohn e la rettocolite ulcerosa, che colpiscono 5 milioni di persone nel mondo.
“La richiesta di attenzione per queste giornate ci è giunta da Federica, una ragazza di Vedelago mia coetanea – continua l’assessore – che soffre di fibromalgia, una patologia cronica molto dolorosa, e che chiede ai comuni di far conoscere ai propri cittadini l’esistenza di queste giornate internazionali, nate per informare su temi e patologie a volte poco conosciuti in quanto, in questo modo, le persone che come lei ne soffrono, si sentono meno sole”.
di Redazione Altovicentinonline