La solidarietà passa anche dalla scuola. Dai kit scuola per la precisione, che il gruppo ‘Orizzonte Thiene’ raccoglie grazie alla ‘spesa sospesa’.
Interventi importanti, con raccolte di cifre sostanziose, che in tempo di crisi economica dovuta principalmente alla pandemia permettono anche a famiglie meno abbienti di mandare a scuola i loro figli con gli strumenti adeguati.
“Siamo venuti a conoscenza di nuclei famigliari che non riuscivano ad acquistare le cose primarie per la scuola dei loro ragazzi – ha spiegato Giulia Scanavin, portavoce e coordinatrice di Orizzonte Thiene – Impossibile non fare qualcosa per aiutare perché dare una mano alle famiglie non è solo portare assicurare cibo ma anche essere vicini e pensare ai giovani. E’ un periodo buio per loro, le difficoltà legate al mondo della scuola, alla dad e al distanziamento sono numerose, figuriamoci se ci aggiungiamo anche la difficoltà economica di molte famiglie”.
Apprezzato nel mondo della scuola l’intervento e da parte del personale scolastico a Orizzonte Thiene sono pervenuti numerosi ringraziamenti.
“La ‘Spesa Sospesa’ non eroga prodotti alimentari specifici, così come accade per altre iniziative, ma adotta la formula dei buoni spesa prepagati, da usare all’interno degli esercizi commerciali che hanno aderito al circuito di solidarietà e che ho voluto fortemente fossero piccoli commercianti del thienese, per sostenere l’ economia del nostro territorio – ha spiegato Giulia Scanavin – Le difficoltà economiche dovute all’epidemia Covid, hanno messo in ginocchio molte famiglie locali, ma hanno anche lasciato il segno ovunque nel territorio. Abbiamo pensato pertanto che l’aiuto potesse essere a doppia mandata, sia per le famiglie che per i piccoli commercianti. Il progetto parte il 19 dicembre 2020, iniziando il supporto alimentare di 40 famiglie del nostro territorio, ma speriamo vivamente che molti di Voi con tanta generosità possano contribuire anche con poco, all’emissione di altri buoni spesa. Ora stiamo raccogliendo beni di prima necessità per la cura e l’ igiene della persona e collaborando con la scuola per capire cosa manca ancora ai ragazzi. Stiamo parlando di situazioni che non sono prese in carico dal Comune, perché spesso e volentieri le persone che chiedono aiuto si vergognano per la nuova situazione economica nella quale versano”.
A.B.