Continua da parte del Comune di Schio il sostegno alle attività del CIC, il Centro di Informazione e Consulenza, dedicato agli studenti che frequentano le scuole superiori scledensi come servizio di consulenza psicopedagogica principalmente legata al disagio giovanile nella fascia d’età tra i 14 e 19 anni.
Anche per il 2021 l’amministrazione ha deciso di supportare le attività del CIC con un contributo annuo di circa 5mila euro, destinato a coprire i costi dei progetti portati avanti dall’equipe di psicologi che opera per il centro.
“Dallo scorso anno gli istituti superiori di Schio si sono messi in rete per attivare questo servizio in ciascuna scuola – spiega l’assessore all’Istruzione Katia De Munari -. Si tratta di un servizio estremamente importante soprattutto in questo periodo. Tra le conseguenze della pandemia, infatti, vi è anche l’aumento delle problematiche legate al disagio giovanile. Aumentano costantemente i ragazzi che stanno attraversando un momento di difficoltà psicologica. I dati nazionali contenuti in molti report diffusi negli ultimi tempi fotografano una situazione sempre più critica. Dal mondo giovanile sono stati raccolti sentimenti di solitudine, paura, emarginazione e mancanza di fiducia verso le possibilità future. Si tratta di problematiche che erano presenti anche in periodo pre pandemico, ma che con la perdita delle occasioni di socializzazione e l’isolamento si sono amplificate e aggravate coinvolgendo un numero maggiore di ragazzi”.
Proprio per far fronte a questa situazione la giunta del sindacoValter Orsi ha ritenuto ancora più necessario rinnovare il contributo al CIC, che da anni è sostenuto in ambito territoriale dai Comuni dell’Alto Vicentino con una quota parte individuata in relazione alla provenienza media degli studenti frequentanti gli istituti superiori e da un contributo di 1600 euro annui da parte del Ministero dell’Istruzione.
“Il servizio di consulenza è affidato a un gruppo di psicologi che opera nei vari istituti superiori, in base anche alle richieste – prosegue la De Munari -. Nel 2020, con il lockdown e tutte le difficoltà che ne sono conseguite, le attività non si sono tenute regolarmente. Ora è necessario rendere sempre più presente questo servizio, che per il momento prevede sia degli incontri in presenza che a distanza. I ragazzi hanno bisogno di essere ascoltati, guidati e sostenuti con tutti gli strumenti possibili”.
Le attività del CIC sono coordinate dalla Rete Territoriale Servizi Scolastici Nord Est Alto Vicentino, di cui fanno parte tutti gli istituti superiori di Schio con capofila l’Itis De Pretto.