Spoglie dell’allegria dei suoi alunni le scuole di Piovene si rivestono con gli striscioni affissi da genitori e bambini. Lembi di stoffa con scritte a mano e un unico messaggio: “Fateci tornare a scuola”. Basta Dad, basta monitor freddi di un pc, basta bambini reclusi in casa.
Una manifestazione che coinvolge Piovene Rocchette, con genitori e scolari che si sono dati appuntamento nel primo pomeriggio di sabato 27 marzo per appendere gli ultimi di tanti appelli. “In tutto, in paese, sono stati fatti 77 cartelloni-spiega Romina, mamma di una bambina che frequenta la classe quarta alla primaria del centro-Già l’anno scorso mia figlia ne aveva risentito molto e ora, con l’ennesima chiusura, si ripete tutto. Le manca molto lo stare il fianco a fianco coi suoi compagni di classe, che ora vede attraverso una finestrella sullo schermo”.
Un mosaico su un monitor: così una classe tenta dovutamente di riadattarsi ai nuovi obblighi impartiti per non perdere quella didattica preziosa che conducono gli alunni dell’Istituto Comprensivo ‘Fogazzaro’ nel loro percorso di studenti. Il tutto in lezioni mattutine che continuano una volta spenta la lucina blu del pc. “Al pomeriggio faccio i compiti-racconta Noemi, 9 anni e negli occhi una luce che brilla quando racconta della serenità che provava nello stare assieme ai suoi amici in classe-Mi manca tutto davvero della scuola: dai compagni alle maestre. Anche le interrogazioni in classe- continua questa giovane allieva di Piovene-Ho voglia di giocare assieme ai miei coetanei, di stare assieme a loro. L’unico modo che ho adesso per farlo è lanciare la palla in giardino, oltre la recinzione”. Dall’altra parte altri ragazzini come lei, che quella palla gliela ritornano improvvisando una partita di pallavolo.
“Noemi può considerarsi fortunata perché io sono a casa -spiega la sua mamma- Ma mi metto nei panni di altri genitori che lavorano e che ogni giorno devono portare i figli dai nonni”. A loro il compito di seguirli o quanto meno dare un pronto supporto ai nipoti alle prese con la dad.
I bambini devono stare coi bambini
“E’ per questo che, come genitori, ci siamo messi in moto con questa manifestazione-spiega Matteo, papà e presidente del comitato genitori del Comprensivo piovenese-Le case non sono il luogo più adatto per fare didattica. Generalmente è stata riscontrata una difficoltà gestionale in quelle famiglie dove i genitori lavorano: se va bene riescono ad affidare il proprio figlio a parenti- continua- Ma mi chiedo, e ci chiediamo noi tutti genitori, che la scuola venga riaperta: è un luogo sicuro e, a Piovene Rocchette, non c’è stato alcun contagio partito negli ambienti scolastici. Questo perché, a volte meglio di alcuni adulti, i bambini hanno affrontato con semplicità e rispetto i protocolli di sicurezza anti-Covid imposti e messi in atto a scuola”.
Non solo nozioni apprese da un testo scolastico, ma molo altro offre la scuola. “Dal confronto all’inclusione, passando per la socialità-spiega Maria Cristina Costa, consigliera comunale di Piovene delegata al rapporto con la scuola-Specie per gli alunni più fragili, come i bambini certificati, che hanno continuato a frequentare le lezioni a scuola da soli. Senza i loro compagni di classe, costretti a casa. Entrambi sentono la mancanza dei rapporti che ogni giorno costruiscono tra loro”.
Sindaco Masero: “Auspico riapertura scuole e rispetto delle regole”
A dispiacersi per gli alunni costretti a casa anche il sindaco di Piovene, Erminio Masero: “Ma penso anche ai ragazzi che frequentano le superiori. I ‘nostri’ ragazzi, dai giovanissimi ai più grandi, hanno bisogno di stare assieme, condividendo momenti ed emozioni: come l’amicizia-spiega ancora-Una vita in comune è parte del tracciato del nostro Dna. Ciascuna persona deve poter avere la possibilità di condividere un percorso comune, come la scuola insegna a fare: per questo non trovo corretta la chiusura totale. Mi auguro che il Presidente del Consiglio Draghi mantenga l’impegno espresso poche ora fa, parlando della riapertura delle scuole fino alla prima media anche in zona rossa- continua-E’ impensabile che di fronte ad una parete informatica, qual è un monitor freddo, si possano recuperare l’incontro e il confronto che alunni e docenti vivono in classe. Per questo oggi siamo qua e ringrazio genitori e amministratori comunali presenti, oltre ai commercianti del paese che in questi giorni hanno dimostrato la loro sensibilità verso gli alunni. Mi auguro che ben presto si possa tornare alla presenza completa in classe,
sperando di affrontare questa terza ondata nel migliore dei modi anche se, a Piovene Rocchette, sta crescendo il contagio Per questo raccomando di evitare assembrare e quelle uscite di casa non indispensabili: cerchiamo tutti di rispettare le regole anti Covid”.
di Redazione AltovicentinOnline