‘Durante questa pandemia , la priorità vaccinale va data alle le persone più vulnerabili e alle loro famiglie. Il mio primo atto da ministro è stato infatti quello di scrivere al ministro Roberto Speranza per sollecitare la somministrazione dei vaccini, in via prioritaria, alle persone con disabilità, insieme ai loro caregiver familiari e assistenti personali. Una scelta, questa, che ho maturato confrontandomi con le principali federazioni delle associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie. È da queste realtà che giunge forte il sollecito a fare presto’. E’ quanto dichiarato all’agenzia Dire da Erika Stefani, che vuole mettercela tutta per ricoprire il suo mandato in qualità di ministro alla Disabilità.

Per la ministra Stefani, infatti, “non dobbiamo occuparci solo della vulnerabilità derivante dalle patologie, ma anche della vulnerabilità derivante dalla condizione di disabilità. Le persone fragili, incluse quelle con disabilità intellettiva, hanno più di tutti subito il peso dell’isolamento e delle restrizioni. Oggi costoro devono essere tutelate in via prioritaria”.

Per questo, dice ancora la ministra Stefani “ringrazio le associazioni per il lavoro silente e prezioso che portano avanti: il loro apporto è fondamentale per strutturare le migliori politiche e per intercettare le aree di intervento e le migliori risposte. Questo fatto denota, ancora una volta, come l’ascolto sia fondamentale. Ascolto che è e sarà la base del mio lavoro. Sono fiduciosa nella massima collaborazione di tutti, anche all’interno del governo. I segnali sono finora stati positivi: ho riscontrato sensibilità trasversale dai colleghi e dai rispettivi dicasteri. Se in passato le politiche relative al mondo della disabilità sono state troppo spesso frammentate e settoriali, conto – con l’apporto di tutti – di introdurre un approccio unitario, integrato e multidisciplinare nelle scelte che coinvolgono le persone con fragilità. Proprio per questo ho già avviato un’interlocuzione con i ministri della Salute, dei Trasporti, dell’Istruzione e del Lavoro”, chiude la ministra Stefani sottolineando che “è dovere di tutti lavorare per non lasciare nessuno indietro, soprattutto in questa fase che è delicata e decisiva”.

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