La consigliera Cristina Guarda interviene sulla notizia della chiusura del centro specializzato di pet therapy a Montecchio Precalcino nell’Ulss 7 Pedemontana: “Perdere una delle poche realtà pubbliche italiane che si occupano di pet therapy può rivelarsi un notevole danno, anche clinico, nei confronti di pazienti – dichiara in una nota – Speravo la Regione intervenisse: gli interventi assistiti con gli animali, indicati con il termine pet therapy, sono attività i cui benefici sono riconosciuti a livello internazionale. Per questo il mese scorso avevo avanzato una richiesta di chiarimenti all’assessore Lanzarin: se ora la Regione avvallasse questa scelta della direzione della Ulss7 Pedemontana, sarebbe un grave autogol in termini di servizi socio-sanitari e scientifici”. La pet therapy – ricorda la consigliera di Europa Verde – si rivela molto utile nei confronti di persone con disabilità o nell’aiuto a soggetti con disturbi mentali, ma può essere un ottimo strumento anche per fronteggiare gli stati d’ansia, sempre più diffusi tra la popolazione in era Covid. L’empatia che si instaura tra paziente e animale permette in modo naturale e spontaneo di ottenere importanti risultati sotto il profilo psichico-emozionale e fisico.
Il Veneto si era già munito nel 2005 di una legge sulla pet therapy. “Ma servono più fondi da stanziare a favore a tutte le strutture che garantiscono questi importanti servizi, come il centro a Montecchio Precalcino”, prosegue Guarda.
“Per questi motivi è importante che il centro di pet therapy di Montecchio Precalcino rimanga attivo e vengano potenziate le sue attività, affinché i cittadini più fragili del territorio possano usufruire di questo servizio e i conduttori, i medici e gli educatori possano specializzarsi. Il centro di pet therapy dell’Ulss 7 Pedemontana rappresenta una sorte di eccellenza in questo campo che non possiamo perdere”.
Ulss7. “Chiude il centro di pet therapy, la direzione non tiene conto dei più fragili”