“Aiutami mi stanno violentando”. Un sms mandato al fidanzato per farlo ingelosire. Ma l’uomo prende la cosa per vera, chiama i carabinieri e una pattuglia di Dueville si precipita per salvare la donna. Uno stupro fasullo e cominciano i guai giudiziari per una 26enne che è stata denunciata a piede libero alla Procura di Vicenza per i reati di simulazione di reato e procurato allarme.
I fatti
Tutto inizia la sera del 4 febbraio scorso quando è arrivata una chiamata al numero 112 della Centrale operativa della Compagnia Carabinieri di Thiene da parte di un uomo che segnalava di aver ricevuto una richiesta di aiuto da parte della sua ragazza che, tramite messaggio, gli comunicava che c’era un extracomunitario in via delle Piscine a Dueville che la voleva violentare. Immediatamente l’operatore inviava sul posto una pattuglia della Tenenza che ivi giungeva dopo pochi minuti, ma della ragazza non vi era già più traccia.
Attivate immediatamente le ricerche i Carabinieri scoprono che la donna, una 26enne nata in provincia di Padova, stava a casa sua a Dueville. Vanno quindi da lei, per raccogliere più indizi possibile per mettersi sulle tracce di quell’uomo che avrebbe abusato di lei. Inizia una rete di bugie, come scopriranno poi i militari. La ragazza racconta di un uomo di colore che l’avrebbe costretta a mettersi in ginocchio, in via De Gasperi, costringendola ad un rapporto sessuale. Ma non solo. Poi il presunto violentatore le avrebbe anhe portato via il telefonino. Lo stesso che la 26enne aveva usato per mandare l’sms al fidanzato. Già una grande crepa nel suo racconto, ma i carabinieri continuano ad ascoltarla: lei continua a raccontare di essersi liberata dell’aggressore dandogli un calcio in mezzo alle gambe e scappando. Non prima di riprendersi il cellulare.
I carabinieri, non notando neanche alcun segno riconducibile ad una violenza, cercavano di approfondire chiedendo ulteriori chiarimenti ma la donna a quel punto dichiarava di sentirsi male e di non riuscire più a parlare e chiedeva al fidanzato, nel frattempo sopraggiunto, di aver bisogno di cure mediche e pertanto prima richiedevano l’ausilio del 118 e poi lo stesso la accompagnava all’ospedale di Vicenza. I militari si mettevano fin da subito a cercare di far luce sull’accaduto e dopo vari riscontri effettuati tramite testimonianze dirette, referti medici, ecc. hanno deciso di riconvocare la donna presso la Tenenza di Dueville e la stessa, messa di fronte alle prove raccolte, non poteva far altro che confessare di essersi inventata tutto.
Il motivo di questa sceneggiata era riconducibile al fatto che i due avevano avuto un litigio dopo il quale l’uomo se nera andato di casa.
La donna a quel punto, accecata dalla gelosia che il fidanzato potesse andare dalla sua ex a Vicenza, aveva mandato lei stessa quel messaggio con l’idea di farlo ingelosire e costringerlo a tornare per salvarla dall’aggressione in atto, non prevedendo che l’uomo per non perdere tempo prezioso, aveva giustamente richiesto l’intervento dei carabinieri al numero di pubblica utilità 112.
La donna per questo episodio, comunque grave, è stata denunciata a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza per i reati di simulazione di reato e procurato allarme e adesso dovrà risponderne davanti all’Autorità giudiziaria.
di Redazione AltovicentinOnline