Stasera parliamo di un mio caro collega, un tipo con cui conviene andare sempre d’accordo: il coltello!
Lo sapevate che…
Il coltello fu, per forza di cose, la prima posata ad essere utilizzata a tavola, serviva per fare le parti delle carni e apparteneva al padrone di casa, l’unico a essere autorizzato a sfoderarla: gli altri commensali dovevano depositarla.
Fino al 1600 sostituiva ancora molte forchette, questo è uno dei motivi per cui la sua punta era aguzza e sottile.
Dopo tale data la punta del coltello da tavola si arrotonda e l’abbinata coltello-forchetta diventa insostituibile sopra alla tovaglia!
Attenzione: il coltello non si porta mai alla bocca con nessun tipo di cibo!
Adesso passiamo a uno dei miei colleghi più simpatici: il cucchiaio.
Lo sapevate che…
Il cucchiaio deve il suo nome a una conchiglia, latino cochlea, probabilmente il primo mezzo per portare del liquido alla bocca.
Furono i romani a inventare e a diffondere due tipi di cucchiaio, la ligula (che serviva per distribuire le famose salse), e il cochlear (per scalzare ostriche e molluschi dalla loro conchiglia).
Spesso nei manici erano scritte frasi augurali come il famoso “utere felix”, probabilmente il primo “buon appetito” della storia.
Con gli anni si utilizzarono materiali sempre più preziosi, ma fu solo nel 1600 che si arrivò all’impugnatura con tre dita (la stessa di oggi): prima si utilizzava tutta la mano, un po’ come fanno i bambini oggi e, aimè, non solo i bambini.
Attenzione: tutto quel fastidioso rumore quando sorbite un brodo non si può davvero sentire!
Ph Michel Zambon
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