Il mondo del lavoro veneto, che da anni lamenta mancanza di personale specializzato, può spetrare che le cose cambino. In Regione infatti calano le iscrizioni ai licei e riprendono quelle negli istituti tecnici, orientati al mondo produttivo locale.

“Un’azione che da anni portiamo avanti con l’Ufficio Scolastico Regionale e con le realtà della rappresentanza datoriale che in Veneto è particolarmente sensibile al rapporto scuola-lavoro – ha spiegato Elena Donazzan, assessore regionale a Scuola e Lavoro – Il rischio di una eccessiva licealizzazione del sistema scolastico in Veneto non c’è grazie ad un lavoro di valorizzazione di tutti i percorsi che ha dato pari dignità all’offerta formativa e ha valorizzato tutte quelle scuole che sono in forte relazione con il sistema produttivo del Veneto”.

I dati evidenziano che il Veneto è la Regione italiana con la maggior adesione agli istituti tecnici (38%), seconda per i professionali (13,8%) mentre ai indirizzi liceali viene riservato il 48,25 delle iscrizioni. Molto positivo anche il dato sulla compilazione online. Il 93,2% degli studenti veneti ha compilato la domanda in autonomia, dato secondo solo al Friuli.

“Le azioni di orientamento, le tante iniziative coordinate tra i soggetti istituzionali restituiscono un sistema capace di accogliere e valorizzare i talenti dei nostri studenti, ma di dare loro anche prospettiva di vita che non può non tenere conto della realizzazione professionale e occupazionale – ha concluso Elena Donazzan – Lo squilibrio verso alcuni percorsi a scapito di altri in Veneto non c’è ed anche per questo i risultati qualitativi del sistema corrispondono alle scelte delle famiglie”.

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