Attimi di paura per uno scialpinista 46enne di Schio, ferito durante la discesa da Cima Larici. La bufera di neve ha reso difficili i soccorsi, con l’elicottero che non è riuscito ad atterrare nel luogo dell’incidente e l’uomo, che aveva riportato una probabile ferita ad una gamba, caricato in una barella da soccorritori intervenuti a loro volta con gli sci da alpinismo.
La Centrale del Suem di Vicenza ha allertato il Soccorso Alpino di Asiago alle 10 di oggi, sabato 23 gennaio. A.G. aveva appena iniziato la discesa con due amici, quando era caduto. Tre soccorritori che si trovavano casualmente nelle vicinanze sono subito partiti per raggiungere il luogo dell’incidente, seguiti da un’altra squadra. Per la presenza di mezzo metro di neve fresca che avrebbe impedito l’avvicinamento con le motoslitte, i soccorritori sono saliti con sci d’alpinismo e pelli, portando con loro la barella, e in una quarantina di minuti sono giunti dall’infortunato. Impossibile l’intervento dell’elisoccorso di Trento: pur decollato, l’elicottero ha infatti dovuto desistere, con una bufera di neve in corso e visibilità limitata a 30 metri. Una volta raggiunto il ferito, i soccorritori gli hanno prestato le prime cure, immobilizzandogli l’arto e caricandolo sulla barella. Tenendola assicurata a loro, in cinque sono scesi lasciandola scivolare lungo tratti diagonali, in modo da trasportare lo sciatore fino al Rifugio Ai Larici dove, alle 14 circa, è stato affidato all’ambulanza partita in direzione dell’ospedale di Asiago.