A Velo d’Astico c’è sgomento, dolore e vicinanza alla famiglia per la morte di Luciano Busato, 60enne, ex dipendente della Forgital e morto in casa.
E’ stato il figlio, dopo diverse telefonate senza risposta, a rinvenirlo riverso a terra. Il medico legale, secondo un primo esame esterno, ha detto che il decesso risalirebbe a 3 giorni prima del ritrovamento.
Secondo i Carabinieri sarebbe stato stroncato da un malore improvviso. Nemmeno il tempo di chiedere aiuto e si è accasciato sul pavimento.
Separato, appassionato della natura, tutti lo ricordano in fabbrica e a Seghe di Velo, dove era residente in via Campagnola, perché era socievole, altruista e sempre disponibile ad insegnare agli altri il mestiere.
Grande lavoratore, non si è goduto abbastanza la pensione perché la morte lo ha sorpreso all’improvviso e quanto fosse amato dalla comunità della Valle dell’Astico si percepisce chiaramente sulla pagina facebook del figlio Giovanni, residente ad Arsiero, che ha salutato il padre con un’amara frase: “Papà, anche questa volta hai avuto tu l’ultima parola. Lasciandoci senza volerci dare preoccupazioni, dandoci l’ultima immagine di te con quell’immancabile mezzo sorriso sornione. Il vuoto che lasci è immenso grande quanto il cuore che avevi. Anzi che hai ancora ovunque tu ci aspetti. Con umiltà ci hai sempre guardato dall’alto, sono sicuro che continuerai a farlo da ancora più su”.
Le esequie avranno luogo dopo la festa dell’Epifania e il magistrato di turno non ha avuto dubbi nel concedere il nulla osta dato che si esclude l’ipotesi di un’aggressione in casa. Nessun segno di effrazione o violenza sul corpo di Luciano Busato che, secondo gli inquirenti, è stato vittima di un arresto cardiocircolatorio.
di Redazione Altovicentinonline