“Fare la raccolta differenziata e contribuire al percorso di rigenerazione e riutilizzo del rifiuto è simbolo di civiltà”.
E i thienesi fanno la loro piccola, piccolissima parte, aumentando la percentuale dal 65,6% al 66,1%. Un passo quasi impercettibile, ben lontano dal 73% provinciale e da quel 76% visto come traguardo ottimale, ma comunque un segnale che, nonostante in città non ci sia il ‘porta a porta spinto’, dei piccoli miglioramenti ci sono e con delle ‘spinte’ ulteriori si potrebbe fare ben di più.
“La modalità di raccolta differenziata è doverosa”. Lo, sostiene Riccardo Farresin, direttore generale di Alto Vicentino Ambiente, che spiega il percorso ottimale di ciò che viene gettato come immondizia.
“La vita ideale di un oggetto dovrebbe terminare con il recupero quando cessa la sua funzione e la rigenerazione in un nuovo oggetto – ha sottolineato – Dopo che è stato gettato, il rifiuto va recuperato, rigenerato e riutilizzato”. Per farlo è fondamentale pulire bene il rifiuto quando lo si butta, in modo da non contaminare la filiera del recupero. Plastica con plastica, carta con carta, bottiglie pulite e senza tappi in materiali diversi. Il tutto per lasciare all’inceneritore quel 25-30% che, fisiologicamente, è impossibile da recuperare e che sarà trasformato in energia grazie al processo di termovalorizzazione.
Non troppo soddisfatto per il piccolo risultato conseguito dal Comune di Thiene il consigliere pentastellato Abramo Tognato, che ha evidenziato i dati commentandoli: “Sono usciti i dati Arpav per la gestione dei rifiuti nell’anno 2019. Thiene fa un piccolo passo in avanti, dal 65,6% raggiunge quota 66,1%, in un contesto provinciale in cui la media di raccolta è pari al 73%. Non possiamo essere soddisfatti di questo traguardo perché più che un incremento lo potremmo definire un mantenimento costante della quantità di materiale raccolto negli ultimi anni. È fondamentale definire una cornice di riferimento per dare una valutazione sulla gestione comunale della raccolta differenziata. Se definiamo un periodo temporale di cinque anni, risulta che Thiene passa da 65,6% raccolti nel 2015 al 66,1% del 2019. L’aumento è sotto l’unità percentuale: è pur sempre un aumento ma non così rilevante. E’ fondamentale ricordare la normativa in cui la raccolta differenziata si inserisce, ovvero la Deliberazione del Consiglio Regionale 30 del 2015 che prevede una soglia minima di raccolta pari al 76% entro il 2020. Con questo riferimento Comuni come Marano e ViIlaverla da anni hanno già tagliato il traguardo, altri come Schio e Sarcedo sono praticamente a un passo. Thiene invece su questo tema non ha messo in atto tutte le possibili strategie che potrebbero far fare il grande salto di qualità in un arco temporale non così lungo: l’esperienza di Schio insegna, partendo anch’esso dal 66% del 2015 in 5 anni ha praticamente raggiunto il risultato programmato. Servono scelte importanti che sappiano riconsegnare al rifiuto una seconda vita e che sappiano rimettere al centro l’importanza strategica del cittadino e delle sue azioni. Noi ci crediamo e siamo sicuri che un cambiamento è sempre possibile”.
di Redazione Altovicentinonline