Seduta di consiglio comunale ‘pepata’ quella di ieri sera, a Sarcedo, dove continua a tenere banco la vicenda legata al campo da golf. Due letttere hanno fatto da proagoniste alla seduta, la prima quella del comitato No Golf , la seconda, quella dei proprietari di alcuni terreni espropriati.

Pubblichiamo integralmente quella inviata dal Comitato, che nella missiva, spiega chiaramente il loro dissenso nei confronti dell’opera pubblica:

Caro Sindaco, cari Consiglieri,

non possiamo negare che riteniamo provvidenziale l’annullamento della delibera, che verrà oggi rivotata. È provvidenziale perché ci da il tempo ancora una volta di sottolineare quanto questo progetto “Sarcedo Turistica” ci sembri poco lungimirante.

Ci stiamo chiedendo se trasformare l’area del Barcon e della Ca’ Terza in un sito turistico-sportivo-residenziale-commerciale sia davvero l’unico modo possibile per valorizzarla. Senza dubbio queste due costruzioni hanno bisogno di essere recuperate, ma ha senso perseverare sulla strada di uno sviluppo dei territori legato alla speculazione edilizia e finanziaria, che si è già rivelato causa della gravosa crisi mortale per tanti Paesi?

Al momento non sappiamo ancora come impatteranno questi nuovi impianti sportivi e le costruzioni sull’ambiente e sulla comunità di Sarcedo. I benefit previsti per il Comune dalla bozza di accordo con Golf Promozioni sono davvero quello di cui i cittadini avranno bisogno nei prossimi 20-30 anni?I posti di lavoro promessi saranno posti di qualità o solamente poche decine di contratti stagionali? Se il campo da golf fallirà, quale costo avrà per l’Amministrazione Comunale rilevare e riqualificare l’area? Dato che il valore della terra aumenterà decisamente con la costruzione degli questi impianti, i terreni saranno acquistati ad un prezzo equo o verranno espropriati in nome di un interesse pubblico che è ancora in gran parte da dimostrare?

Sono questi i timori e i quesiti che più ci preoccupano rispetto a questo progetto, che caratterizzerà la vita del nostro paese almeno per un secolo ma è progettato ancora secondo schemi che guardano al passato anziché al futuro. In mezzo a questa crisi che sta investendo tutto il mondo, causata dell’implosione del sistema consumi-cemento-finanza, i decisori pubblici dovrebbero allargare il loro sguardo, interrogarsi su cosa ci sta aspettando e su quale sarà l’unico modello di sviluppo davvero possibile: costruire comunità sostenibili salvaguardando la terra.

Purtroppo non abbiamo soluzioni pronte, ma il grande desiderio di lavorare insieme e confrontarci sul tema della valorizzazione del nostro territorio, con un recupero che sia buono per tutti e soprattutto sostenibile sul lungo termine. Se davvero ci sono ancora imprenditori così poco lungimiranti da non voler investire in modo equo e pulito per l’ambiente e per la comunità, l’Amministrazione Pubblica non può e non deve appoggiarli.

Il Comitato No G.O.L.F.

Dopo la lettura delle lettere, i consiglieri di minoranza hanno lasciato la sala facendo mancare il numero legale.

Poco prima,  la domanda del consigliere Santorso che chiedeva se l’annullamento della delibera precedente e la ri-approvazione dell’accordo sarebbero stati oggetto di due votazioni distinte. Di fatto al momento quindi è ancora in vigore la delibera del 12 giugno scorso, ‘viziata’ dalla votazione dei consiglieri coinvolti in caso di conflitti d’interesse.

Il Consiglio Comunale si riunirà di nuovo in seconda convocazione giovedì alle 19.30.

di Redazione Thiene on line

 
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