Si e’ conclusa stasera, la manifestazione K- Lit con un palinsesto vario, che ha destato fra il pubblico commenti discordanti.
In piazza Chilesotti sono continuati gli appuntamenti dedicati agli sviluppi dell’editoria nell’era dei blog e di internet, mentre al castello Colleoni, intercalate con visite guidate del patrimonio storico del luogo, sono state proposte varie tematiche, riguardanti letteratura e cinema.
Focus sui giovani in biblioteca civica con interventi su e per il lettore adolescente, come «Leggere e` fico…e aiuta a crescere».
Anche a villa Fabris, approfondimenti sul mondo del social network, su twitter e facebook come piazza globale, sull’immediatezza della letteratura informatizzata.
L’obiettivo minimo che il festival si proponeva e’ stato raggiunto: suscitare la curiosita` e l’interesse della gente, e magari la voglia di partecipare.
Per il momento le opinioni a caldo del pubblico sono discordanti, e c’e’ anche chi, un po’ piu’ critico, osserva che l’organizzazione e` stata un po’ troppo complessa: «Per la gente era troppo difficile scegliere tra tanti interventi contemporanei – osserva Matteo Catanese , studente universitario e membro del gruppo giovani di Thiene – e il risultato e` stato piuttosto dispersivo».
«Il tutto e` stato aggravato – aggiunge Giulio Cogo – dal fatto che la popolazione thienese non e` stata adeguatamente informata sul calendario: la divulgazione e la pubblicizzazione dell’iniziativa e` stata quasi piu´ efficiente nei paesi limitrofi che a Thiene».
Il sasso e` caduto nello stagno, ma sara` il tempo a permetterci di valutarne echi e risonanze: domani intanto gli organizzatori si riuniranno per una tavola rotonda dedicata ai report degli osservatori attivi in ogni location e al debriefing, per aggiustare il tiro in vista di nuovi appuntamenti.
U.D.A.