“A Bruxelles il lock down è iniziato già un mese fa, bar, caffetterie e ristoranti hanno chiuso, le scuole per fortuna no. In Belgio il Governo ha limitato moltissimo il movimento delle persone . Diciamo che in Italia, il Governo Conte a livello nazionale, e i governatori a livello regionale, hanno cercato di rispondere alle esigenze di commercianti e ristoratori. Per fortuna come in tutta Europa, anche in Italia le scuole sono aperte, e questo è un provvedimento lungimirante anche per permettere alle donne di lavorare. A metà settembre era difficile iniziare a ipotizzare un provvedimento del genere, con le elezioni incombenti, non era possibile con anticipo pianificare un lock down. E quindi sì, ha pesato il calcolo elettorale sulle tempistiche di decisione di chiusura. Politicamente era svantaggioso prospettare di chiudere tutto, anche per chi era al governo delle regioni”. A dirlo, intervistata durante “Il Morningh Show”, programma radiofonico in onda su Radio Cafè condotto dagli speaker Alberto Gottardo ed Emiliano Pirri, l’europarlamentare Alessandra Moretti, trasferitasi da tempo con i figli a Bruxelles. “Sicuramente hanno cavalcato la situazione i governatori del centro destra – aggiunge Alessandra Moretti, europarlamentare del Partito Democratico -, ma anche governatori del centrosinistra come Vincenzo De Luca”.

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