Ore di fila, assembramenti, contatti ravvicinati. Il tutto proprio nel posto in cui meno dovrebbero verificarsi queste cose. Succede al punto tamponi dietro l’ex ospedale De Lellis a Schio, dove numerosi utenti hanno immortalato scene di tensione, calca e nervosismo tra i presenti, che hanno dovuto sostare in attesa anche per diverse ore, aspettando il loro turno.
Inevitabili le accuse di mala gestione in un momento in cui servirebbe un’attenzione particolare e che nulla fosse lasciato al caso, soprattutto considerando che la seconda ondata era stata annunciata a gran voce dagli esperti fin da inizio pandemia. “Non è la prima volta” si sente dire da alcuni presenti, che hanno raccontato di amici e parenti che hanno subito la stessa trafila sabato scorso.
“Una sessantina di persone ammassate, senza distinzione tra anziani e meno anziani e senza cautele per chi potrebbe essere positivo e si trova a stretto contatto con chi si spera non lo sia”, ha raccontato un utente, anche lui in attesa per il suo turno, che ha testimoniato anche la necessità di intervento della Polizia Locale.
Inevitabili anche le accuse alla direzione della Ulss 7 Pedemontana, che proprio ieri aveva diramato un avviso dal quale emerge una differenza di trattamento tra il distretto Alto Vicentino e quello di Bassano del Grappa, che molti utenti hanno denunciato.
“Da domani l’orario di apertura del punto tamponi dell’ospedale di Bassano sarà ampliato dalle 6 alle 22. Negli altri punti tamponi (Schio, ospedale di Santorso, ospedale di Asiago, Marostica) l’orario di apertura rimane invariato dalle 7 alle 13”, è l’avviso diramato dall’azienda sanitaria.
di Redazione AltovicentinOnline