Che senso ha dettare imposizioni severe a scuola, quando poi i ragazzi, uscendo dai rispettivi istituti dove studiano, si incontrano e fanno assembramenti nelle case? E’ questa la spiegazione che il ministro Roberto Speranza ha dato, motivando il punto del nuovo dpcm che riguarda le feste. Feste intese come riunioni tra ragazzi, che rischiano di scambiarsi il virus, di portarlo a casa e nelle loro scuole, dove va salvaguardato e protetto lo studio.
“Siamo costretti a stringere le maglie dopo settimane di misure che allargavano – ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza , lanciando un appello agli italiani affinchè vedano quando disposto dal governo non come una imposizione, ma come delle indicazioni a cui adattarsi per fronteggiare un momento storico – Le strutture ospedaliere italiane hanno retto, ma non dimentichiamo che stiamo affrontando una situazione che ho raccolto, dopo 15 anni di tagli alla sanità. Nonostante gli investimenti di questi mesi, che sono davvero tanti, non si può riparare in poco tempo a quanto creato. Sappiamo che ci sono realtà che soffrono. Gli italiani in questa pandemia si sono comportati bene e la maggior parte di loro ha rispettato le regole. Conto che lo facciano anche con le disposizioni sul nuovo dpcm con senso civico e senza pensare al provvedimento in ottica di sanzione, ma di gesto di collaborazione per fronteggiare un periodo, che dobbiamo metterci alle spalle con l’impegno di ciascuno di noi’.
Alla domanda di Fazio su come intenda il governo sorvegliare sui cittadini affinchè rispettino i dettami del dpcm, Speranza ha risposto che quando si emettono delle regole dovrebbe essere scontato che si rispettino e che se lo aspetta dai cittadini. Ma non è escluso che le forze dell’ordine scendano in campo per vigilare sui comportamenti di chi non vuole adeguarsi. ‘La stretta sulle feste dei ragazzi in casa – ha spiegato il Ministro – non è che per tutelare lo studio. Sappiamo che viene percepita in maniera forte per i ragazzi, ma non possiamo vanificare gli sforzi fatti in questi mesi. Non ha senso essere severi negli ambienti scolastici e poi i ragazzi si assembrano la sera in feste private. Meglio evitare le feste che mettere a rischio l’educazione dei ragazzi’.
Speranza ha detto che il nuovo Dpcm dovrebbe essere emanato oggi, lunedì 12 ottobre, dopo il confronto del Governo con le Regioni, che sono importantissime perchè i governatori hanno il polso di quanto avviene nei singoli territori. ‘ C’è stata grande collaborazione con i presidenti di Regione, le disposizioni del dpcm sono nazionali, ma a loro sarà data la possibilità di emettere provvedimenti restrittivi se lo riterranno necessario per la loro terra’.
N.B.
Il dpcm del Governo affronterà:
1) Obbligo utilizzo dispositivi di protezione delle vie respiratorie all’aperto sull’intero territorio nazionale e raccomandazione per utilizzo all’interno delle abitazioni. Restano esclusi dagli obblighi: 1) i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva; 2) i bambini di età inferiore ai sei anni; 3) i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché coloro che per interagire con i predetti versino nella stessa incompatibilità.
E’ fortemente raccomandato l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi.
2) Eventuale limitazione della partecipazione agli eventi collegati alle celebrazioni di cerimonie (matrimoni, comunioni, etc.);
3) Divieto assoluto di svolgimento di feste private;
4) Divieto assoluto di svolgimento sport da contatto;
5) Eventuale limitazione di partecipazione ai congressi (individuazione di un numero limite o di percentuale di riempimento);
6) Eventuale limitazione di partecipazione del pubblico agli eventi sportivi nonché agli spettacoli aperti al pubblico (riduzione dell’attuale limite dei 1000 all’aperto e dei 200 al chiuso);
7) Ampliamento dello smart working;
8) Eventuale limitazione delle attività dei servizi di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), anche da asporto (si parla delle ore 23);
9) Rafforzamento del controllo sul territorio per assicurare il rispetto delle misure previste