Bianco risveglio per le cime dei nostri monti: dall’imponente massiccio del Pasubio, al Grappa passando per l’Altopiano di Asiago, Campolongo, Larici e comprensorio del Verena la situazione non cambia.
Già dalla nottata la neve ha fatto capolino mediamente a quote intorno ai 1200/1300 mt portando accumuli prossimi anche ai 10 cm nelle vette più alte, complice un flusso perturbato su gran parte del continente europeo che ha agevolato un afflusso di aria polare marittima nel comparto italo – francese con pioggia battente e raffiche di vento al piano.
Anche se per il pomeriggio è attesa un’attenuazione dei fenomeni, in pianura le temperature massima supereranno difficilmente i 10 gradi: l’inizio della settimana sarà più stabile ma avremo dei risvegli alquanto invernali con minine di 3 o 4 gradi specie nella giornata di martedì.
Tra mercoledì e giovedì arriverà un nuovo fronte perturbato freddo che porterà precipitazioni e nuovi cali delle temperature: per chi contava in qualche giornata di tepore autunnale le premesse paiono lasciare al momento poche speranze.
M.Z.
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