Fari sempre puntati sullo stadio di via Riboli a Schio, dove il consigliere comunale di Prima Schio Alex Cioni non intende abbassare la guardia e dopo essersi detto “insoddisfatto per una risposta in consiglio che non mi ha chiarito le idee” ha deciso di presentare una nuova interrogazione per “radiografarne la gestione assegnata con affidamento diretto nel 2016 alla Novatletica Schio.”.
“La questione di fondo riguarda il progetto di ristrutturazione presentato dall’amministrazione un anno fa che però non è ancora chiaro se vedrà la luce – ha esordito Cioni – in quanto è evidente che ogni valutazione definitiva è correlata a questo importante investimento”.
“Al netto delle difficoltà dell’atletica sclendese, pare che l’impianto stia diventando una sorta di parco giochi nel quale c’è spazio per tutti, mentre l’atletica è di fatto costretta a subordinarsi ad altre discipline sportive che hanno poco o nulla a che vedere con la regina degli sport olimpici”, ha detto il consigliere.
“In attesa delle risposte dell’amministrazione comunale, nella querelle ci ha dato risposta Guido Toniolo, già presidente dell’Atletica Schio in tempi nei quali campioni come Paolo Dal Soglio (allenato da Aldo Pedron), Andrea Scortegagna (allenato da Francesco Sterchele) e altri atleti di alto livello, videro i natali nel prestigioso impianto scledense – ha sottolineato Cioni – Toniolo ci ha detto che nelle varie specialità la gestione attuale dello stadio non germina per la città di Schio ma funge da succursale per l’Atletica vicentina di Vicenza. E’ come se si piantasse un albero da frutta ed i frutti una volta maturi fossero raccolti da altri. Da tutto ciò ne consegue un fallimento non solo per l’atletica e per la città ma anche per l’assessorato allo sport. Per Toniolo, insomma, promotore più volte tra i banchi del consiglio comunale di istanze sullo Stadio, il paradigma da seguire sarebbe la gestione Mario Lanzi da sempre e da tutti osannata. Non si tratta di costi ma di metodo di gestione che l’attuale concessionaria forse non riesce ad applicare”.
Da parte sua il consigliere di SchioCittà Capoluogo – PrimaSchio sostiene che “il rilancio dell’atletica passa anche da una gestione dell’impianto coerente con gli scopi per il quale lo stadio è stato pensato più di ottant’anni fa. Nell’interrogazione Cioni chiede i rendiconti finanziari e gestionali presentati annualmente dalla Novatletica Schio, chiedendo “se l’amministrazione è intenzionata a proseguire con l’affidamento diretto, piuttosto che avviare un gara pubblica nel rispetto del principio di rotazione, così da assicurare l’effettiva partecipazione di quanti possano dimostrare conoscenza, meritocrazia e capacità”.
Nell’interrogazione Cioni chiede di conoscere quali sono le discipline praticate dai circa trecento atleti iscritti alle due società di atletica e quante e quali sono le discipline praticate in allenamento presso lo stadio di via Riboli. Cioni chiede inoltre altre informazioni inerenti alle categorie degli atleti.
Vuole inoltre sapere: “Se l’amministrazione comunale ritiene sufficiente la promozione sportiva dell’Atletica Leggera praticata dalle due società presso lo stadio di via Riboli, chi paga e a quanto ammontano annualmente le spese dirette e indirette delle utenze riferite ai consumi di energia elettrica, gas, combustibile, acqua e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, qual è il motivo della chiusura dell’impianto sportivo (dal sito Novatletica Schio) al sabato pomeriggio, quando nel capitolato di gestione si impone l’apertura (almeno) anche il sabato pomeriggio dalle 14.00 alle 18.00. Chiedo quindi di sapere se gli orari fissati nel capitolato di gestione non siano eccessivamente limitativi e poco funzionali per una ottimale fruizione degli atleti dell’impianto sportivo, di avere i rendiconti trasmessi dal concessionario dell’impianto al Comune per tutti gli anni di gestione e correi sapere fino a quando proseguirà la proroga per la gestione dello Stadio concessa dal Comune alla società Novatletica Schi, quali altre società sportive usufruiscono dell’impianto e se e quando è prevista una gara pubblica relativa all’affidamento per la gestione dell’impianto nel rispetto del principio di rotazione in modo da assicurare l’effettiva partecipazione di quanti possano dimostrare, nell’eventuale gara, conoscenza, meritocrazia e capacità”.
A.B.