C’è chi ha percorso il Costo in auto e in moto a 100 e 120 chilometri orari e con la ruota sollevata, ignaro di essere immortalato. Chi invece, per 28 volte, ha fatto avanti e indietro davanti alle telecamere per poi pubblicare sui social l’impresa da campione che gli è costata cara perchè è stato identificato subito e punito.
Gli occhi elettronici sulla strada provinciale del Costo funzionano. Lo dicono i numeri, che dal 22 febbraio (giorno dell’attivazione delle apparecchiature) al 30 settembre evidenziano 1.014 violazioni per superamento del limite di velocità. Un numero enorme, soprattutto se si tiene conto che nel mezzo c’è un periodo di lockdown per emergenza sanitaria che ha bloccato il traffico lungo le strade. Ma il dato più importante è quello sugli infortuni: da una media di 8/10 incidenti gravi degli anni passati sul tratto di strada che ricade nel Comune di Cogollo del Cengio si è passati a 4, con una riduzione quindi del 50%.
A presentare i primi risultati del Progetto Sicurezza sul Costo sono stati questa mattina il presidente della Provincia Francesco Rucco, il consigliere provinciale delegato alla viabilità Giorgio Santini, il sindaco di Cogollo del Cengio Piergildo Capovilla, il presidente del Consorzio di Polizia Alto Vicentino Albino Mosele, il comandante del Consorzio di Polizia Giovanni Scarpellini.
“E’ un progetto che abbiamo fortemente voluto per mettere sotto osservazione una delle arterie più suggestive ma anche più incidentate del vicentino -ha esordito Rucco- La strada del Costo è strategica perché collega la Città all’Altopiano di Asiago, molto frequentata da visitatori e turisti. Purtroppo è famosa anche tra chi ama la velocità e si mette alla prova lungo i tornanti, mettendo a rischio la vita propria e quella dei tanti che in strada rispettano le regole. Dovevamo dare un segnale forte, ristabilire il rispetto delle regole, e ci stiamo riuscendo.”
La sicurezza è infatti arrivata sotto forma di due apparecchiature elettroniche (una tra il primo e il secondo tornante e l’altra alla Barricatella, tra il sesto e il settimo tornante) che rilevano il superamento dei limiti di velocità da parte dei veicoli, con lettura delle targhe e controllo in tempo reale del veicolo in transito. Funzionano 24 ore al giorno con qualsiasi condizione meteorologica e di luce, registrando e memorizzando tutti i passaggi.
“Il prossimo passo -ha aggiunto il consigliere Santini- è l’implementazione della tecnologia con il sistema tutor, che permette il controllo della velocità media dei veicoli in transito. In questo modo potremo registrare non solo la velocità dei veicoli al passaggio, ma anche lungo il rettilineo, che è di certo maggiore. I tecnici della Provincia stanno verificando che le apparecchiature esistenti siano in grado di supportare la tecnologia del tutor, ma contiamo di poter procedere in tempi brevi.”
Una notizia che Piergildo Capovilla , sindaco di Cogollo del Cengio, ha appreso con gioia, visto che “andrebbe a completare un progetto -ha sottolineato- che già ora sta dando risultati importanti”.
I dati
Dal 22 febbraio (data dell’attivazione) al 30 settembre sono state accertate 1.014 violazioni di cui:
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n° 802 per superamento limite entro i 10 Kmh (importo singola sanzione € 42,00)
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n° 208 per superamento limite oltre i 10 Kmh non oltre i 40 Kmh (importo singola sanzione € 173,00)
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n° 3 per superamento limite oltre i 40 Kmh non oltre i 60 Kmh (importo singola sanzione € 544,00)
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n° 1 per superamento limite oltre i 60 Kmh (importo singola sanzione € 847,00)
Suddivise per tipologia di veicoli:
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n° 844 Autoveicoli
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n° 133 Motocicli
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n° 35 Autocarri
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n° 2 Autocarri trasporto merci pericolose
Il totale degli importi delle violazioni accertate è di € 78.996 euro (comprese le maggiorazioni notturne).
Sono stati registrati 3 sinistri stradali (tutti senza coinvolgimento di altri veicoli) a fronte di una media di n. 8/10 sinistri stradali gravi rilevati negli ultimi 10 anni nello stesso periodo. La sera dell’11 settembre si è verificato un incidente mortale in cui ha perso la vita il conducente di una Harley Davidson. La probabile causa del sinistro non è la velocità ma un presunto malore del giovane alla guida della moto.
I casi più eclatanti
La velocità massima rilevata è stata di 168 km/h, da parte di un autoveicolo.
Singolare è il caso di un motociclo Honda che gli occhi elettronici hanno fotografato mentre transitava davanti al primo varco alle 18:20 alla velocità di 109 kmh e al secondo varco alle 18:40 alla velocità di 97 kmh ma con la ruota anteriore sollevata . Il conducente è stato sanzionato con due verbali da 215 euro complessivi oltre al fermo amministrativo di 60 giorni del motoveicolo.
Tre sanzioni in una manciata di minuti se le è meritate invece un motociclo SWM che, finito da poco il periodo di lockdown, ha percorso la strada del Costo passando davanti ai varchi alle 20:24 ad una velocità di 127 kmh, alle 20:26 di 108 kmh e alle 20:36 di 111 kmh.
I sistemi automatizzati di rilevazione targhe (targa system) hanno permesso di identificare l’autore di “bravate” pubblicate sui social a metà luglio. Nella stessa sera le telecamere hanno ripreso un’auto mentre per 28 volte transitava davanti all’obiettivo. Il conducente, un 25enne di Schio, è stato sanzionato con decurtazione dei punti patente.