Che cosa ruota intorno ad una semplice bottiglia di plastica, usata e da buttare? Niente, verrebbe da dire. E invece le ruota attorno un mondo intero, fatto di studio, economia, design, imprenditoria, sociale, commercio, amministrazione pubblica, immagine, ambiente.
Un concetto che è emerso in modo prepotente questa mattina a Schio, primo Comune ad installare Tritech Touch, macchinette in grado di ‘mangiare’ bottiglie di plastica ed ammucchiarle in un piccolo frammento, pronto per essere riciclato.
E’ il successo di Fas International, azienda di Schio, che in accordo con l’amministrazione comunale e con Confcommercio e con il supporto di Cassa Rurale ed Artigiana di Brendola ha posizionato 5 ‘mangia bottiglie’, in centro, in biblioteca e in 3 attività: Brusamarello Gomme, Max Sport e Ferramenta Centro.
Il progetto è stato presentato in grande, come si conviene ad un’innovazione vera, in grado di portare cambiamenti sia nello smaltimento di uno dei rifiuti più temuti e odiati, sia per dimostrare che quello che ruota intorno ad una bottiglia vuota è un’economia circolare, in grado di distruggere un piccolo oggetto per poi lavorarlo, disegnarlo, riformarlo, riutilizzarlo. Il tutto non senza avere coinvolto un grande numero di persone, dal consumatore della bottiglia in P.E.T. (polietilene tereftalato), fino al consumatore di quello che nascerà dalla sua disintegrazione.
A presentare il progetto la direzione di Fas International, con il presidente Matteo Marzotto, l’amministratore delegato Luca Adriani e Mariangela Adriani, il sindaco Valter Orsi con l’assessore all’Ambiente Alessandro Maculan, il presidente di Cassa Rurale Gianfranco Sacco, il presidente di Ascom Guido Xoccato, il coordinatore di Cuore di Schio Nicola Minelli e Luca Fabrello, portavoce del Distretto della Scienza e della Tecnologia. Un parterre istituzionale per un progetto di primo piano, che vedrà Schio essere “una showroom per il resto d’Italia e per il mondo”. Lo ha detto Matteo Marzotto, nel presentare il riciclo della plastica come un circuito virtuoso, in cui è “necessario distinguere inquinare da sporcare”. Parole che hanno un significato ben preciso: “Il pet sporca, ma non inquina, dobbiamo batterci per l’ecosostenibilità con sincerità e non con ipocrisia – ha spiegato – L’Italia ha un enorme numero di biodiversità e di etichette d’acqua e il pet è il miglior contenitore possibile. Ci sono oltre 45 tipi di plastica in circolazione. Il 95% del pet si può riciclare. Il Tritech Touch è un sistema intelligente, in grado di trasformare il rifiuto in risorsa. Il covi lascerà tracce pesanti – ha specificato il presidente di Fas – ma offre al tempo stesso innumerevoli opportunità. La cosa più costosa e difficile da fare nel post coronavirus sarà semplificare. Fas è l’esempio dell’imprenditoria veneta che ama il territorio”. Secondo l’A.D. Luca Adriani “La macchinetta mangia bottiglie è il punto di partenza per un’economia circolare. La plastica non si potrà sostituire con la carta, perché soprattutto in estate sarebbe uno spreco ed un costo esagerato vista la mole d’uso. Il pet invece si ricicla”.
Orgoglioso il sindaco Orsi, che ha evidenziato: “Innovazione nel territorio da un’azienda del territorio. E’ una scelta di forte impatto culturale, che mette al centro anche i negozi di vicinato, che inserendosi nella catena del riciclo fungono anche da punti di aggregazione. Questo tipo di innovazione è nel dna del nostro territorio, ancora una volta dimostriamo di essere un passo avanti”.
Soddisfatto del mettere al centro i negozi anche Xoccato: “In questo momento, con la crisi subita dalle attività commerciali, è fondamentale riportare le persone in città e nei negozi”. Sacco, da presidente di una banca, ha invece voluto sottolineare come, in tempi che sono cambiati e con una crisi in atto che non ha precedenti, “le banche non devono essere un problema, ma devono essere una soluzione”.
Il ciclo ecologico della bottiglia e l’innovazione di Tritech Touch
Al momento, le bottiglie vengono ritirate da Ava (Alto Vicentino Ambiente), società pubblica che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani e poi vengono consegnate a Corepla, il Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo ed il recupero degli imballaggi in plastica.
Le macchine Tritech Touch di Fas International sono interattive e possono gestire vari progetti incentivanti per coinvolgere il cittadino ad inserire le proprie bottiglie di plastica vuote.
“La bottiglia in plastica – ha concluso Luca Adriani – è uno strumento importantissimo perché garantisce alti livelli di sicurezza igienica ed evita fenomeni di contaminazione microbiologica, basta solo gestire in modo corretto il suo riciclo per consentirci di trasformarla in un risorsa riutilizzabile”.
Anna Bianchini