A partire da oggi 19 maggio, sarà avviata un’intensa attività di monitoraggio delle aziende del settore privato. È il progetto pilota messo in atto dalla Regione che ha individuato un gruppo di aziende che in Veneto contano circa 13.000 addetti che saranno sottoposti al test rapido. Lo scopo è quello di verificare eventuali contagi in modo da poter intervenire rapidamente nel caso di insorgenza di nuovi focolai.

Anche l’area dell’Ulss7 rientra nel progetto dove saranno circa 2.600 gli addetti delle imprese che saranno sottoposti al test.

Dopo i controlli a tappeto messi in atto tra le categorie a rischio come il personale ospedaliero gli ospiti e gli addetti delle Rsa e tutto il personale che opera in questi ambienti, mancava in effetti un controllo del settore privato, quello numericamente più rilevante, che a causa dell’emergenza non è stato possibile verificare, almeno fino a ora.

È significativo che il progetto parta nel momento in cui c’è la riapertura generalizzata di tutte le attività, comprese quelle che sino ad oggi sono state costrette al blocco a causa dell’emergenza e questa ci pare una buona notizia perché potrebbe essere la chiave di volta in grado sia di bloccare sul nascere eventuali nuovi contagi, sia di far lavorare le presone più tranquillamente.

Durante la conferenza stampa in remoto, sono arrivate anche altre buone notizie.

Bortolo Simoni, Commissario dell’ULSS 7  annuncia che “a oggi non abbiamo più pazienti positivi al Covid-19 ricoverati nelle terapie intensive dei nostri ospedali”. Ed in effetti questa è molto più che una buona notizia, è qualcosa che ci fa tirare un gran sospiro di sollievo viste le tragiche comunicazioni che da settimane arrivavano .

“A Santorso – continua  Simoni – ad oggi sono ricoverati 19 pazienti positivi e altri 28 negativizzati. Stante questa situazione una delle aree Covid verrà smantellata e ne rimarranno attive 3 delle iniziali 5”.

Sta andando a regime anche il pronto soccorso di Santorso dove c’è ancora qualche difficoltà nella gestione delle emergenze di medicina generale perché il reparto non è ancora tornato a pieno regime, situazione che anche qui si conta di risolvere nel breve periodo.

Buone notizie anche dalle case di riposto dove appare generalmente sotto controllo. ”Abbiamo finito il primo ciclo di test rapidi e tamponi nelle RSA – dichiara il Alessandro Pigatto, Direttore dei Servizi Socio Sanitari dell’ULSS 7 – ed abbiamo iniziato il secondo ciclo che sarà solo di tamponi sia sul personale che sugli ospiti. C’è ancora attenzione sulla situazione del focolaio di Villa Miari di Santorso che però è in via di spegnimento”.

Nel territorio dell’ULSS 7, finora, sono stati fatti complessivamente 35.500 tamponi e 9.600 test rapidi.

Nonostante le buone notizie di oggi, non bisogna abbassare la guardia perché il virus è ancora in circolazione e, quindi, è assolutamente necessario continuare a osservare le norme di sicurezza come l’uso della mascherina, l’igiene personale, il mantenimento delle distanze interpersonali ed evitare forme di assembramento che esporrebbero ad alto rischio di contagio.

Maurizio Dal Santo

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia