L’antica ‘giassara’ di Palazzo Cornaggia è stata finalmente messa in sicurezza e potrà ora conservarsi nel tempo per essere consegnata alle generazioni future, a testimonianza di come era la vita quotidiana nei secoli passati. Addio a tutto il verde che la ricopriva e la invadeva con radici rigogliose e la vecchia struttura, simbolo storico di Thiene, è tornata in bella mostra.

L’intervento di sistemazione del verde sovrastante la volta si è concluso a fine aprile. Il manufatto, risalente al 17esimo secolo e che non tutti conoscono, pur essendo sotto gli occhi di chiunque frequenti il padiglione fieristico, la biblioteca o la sede degli Alpini, era infatti in condizioni strutturali critiche a causa della rigogliosa vegetazione attecchita sulla sommità.

Arbusti e piante erano cresciuti spontaneamente, con radici invasive che avevano già penetrato la copertura e parti del muro perimetrale, costituendo così una minaccia per la stabilità del manufatto e un potenziale pericolo all’incolumità pubblica, nel caso di schianto delle alberature e dei rami sugli edifici pubblici limitrofi.

La delicatezza del lavoro di manutenzione era data proprio dalla necessità di procedere a togliere arbusti e alberi, alcuni anche di grandi dimensioni perché raggiungevano i 60 cm di diametro e i 15 metri di altezza, con lavoro manuale compiuto da operatori in tree climbing, per l’imbraco ed il taglio delle parti, coadiuvati da altri operai e l’ausilio di una autogru con braccio da 50 metri.

“Occorreva, quindi, procedere con un abbattimento controllato del verde e non diretto a terra, che doveva poi essere asportato mediante gru, senza l’accesso nella zona di cantiere di automezzi che avrebbero danneggiato la ghiacciaia e l’area verde circostante – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Zorzan – L’intervento, per una spesa di quasi 15mila euro, era stato programmato, una volta avuto il nulla osta della Soprintendenza e della Forestale, per i primi di marzo e si sarebbe dovuto concludere nel giro di un paio di settimane”.

Dal 4 marzo e fino al 13 marzo, i lavori si sono svolti in modo puntuale secondo le previsioni, ma il sopravvenire delle misure di contrasto alla pandemia per il Covid-19 hanno poi bloccato l’intervento, che si è potuto concludere solo a fine aprile, quando è stata consentita la ripresa dell’attività.

“Ultimato l’intervento possiamo ora finalmente rimuovere i puntelli che sorreggevano dall’interno la volta – ha continuato Zorzan – Ringrazio la ditta e l’ufficio tecnico per aver seguito e realizzato l’intervento in tempi difficili. Aggiungo un ringraziamento particolare per il Gruppo Alpini di Thiene, che da sempre cura la manutenzione della zona verde sul retro della Biblioteca e che saprà gestire anche la nuova area ricavata dalla rimozione della vegetazione. Il prossimo obiettivo dell’amministrazione comunale è far conoscere questo sito storico, con la promozione di iniziative rivolte in primis ai più giovani e alle scuole”.

La ghiacciaia è uno spazio cilindrico con spesse murature in pietra ed una cupola a tutto sesto in mattoni che si presenta esternamente come una collina e che veniva utilizzata, prima dell’avvento dell’elettricità, per conservare blocchi di ghiaccio invernale o di neve pressata. Le basse temperature risultanti in questo modo servivano per conservare gli alimenti. Una sorta di frigorifero ante litteram, in uso sino agli anni venti del secolo scorso. Un pezzo di storia di Thiene che è stato salvato dall’incuria e dallo scorrere dei secoli.

di Redazione Altovicentinline

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