Con i coperti dimezzati per assicurare le distanze tra i tavoli e prevenire il contagio da covid-19, a Schio arriva la proposta all’amministrazione comunale di “ampliare i plateatici per bar e ristoranti”.
Un modo per dare una mano a chi in questo tempo di quarantena ha perso tanto lavoro e non sa non solo se e come riuscirà a recuperarlo, ma se ne avrà a sufficienza per il futuro.
“In vista della graduale riapertura delle attività commerciali con particolare riferimento al settore dei bar e dei ristoranti che, secondo alcune previsioni, potrà avvenire in maniera contingentata da metà maggio, le amministrazioni comunali di Padova e Vicenza stanno pensando ad una delibera che consenta ai pubblici esercizi di utilizzare una superficie superiore del plateatico rispetto alla metratura prevista dal proprio regolamento comunale – ha dichiarato Alex Cioni, capogruppo in consiglio comunale di SchioCittà Capoluogo – PrimaSchio, che suggerisce di seguire le medesime valutazioni nella sua Schio – Dopo la giusta decisione di sospendere il pagamento della Cosap, in attesa però che il governo faccia la sua parte permettendo ai Comuni di esentare queste attività dal pagamento di un’imposta particolarmente onerosa, anche l’amplimento dei plateattici può divenire uno stimolo per riaprire le serrande. Come per i mercati dell‘agroalimentare, anche bar e ristoranti dovranno impostare i propri locali in modo tale da contingentare gli ingressi e i posti a sedere in funzione di garantire il distanziamento sociale. Appena il Governo autorizzerà con le dovute prescrizioni la riapertura anche di questo settore del commercio, l’amministrazione si deve trovare pronta per dare risposte immediate e concrete agli operatori. Sappiamo tutti che i locali di piccole dimensioni saranno i più penalizzati, tanto che qualcuno ci penserà due volte prima di riaprire le serrande quindi, per coloro che hanno spazi esterni da utilizzare, il Comune può concedergli maggiore spazio per il plateatico senza che la soluzione gravi ulteriormente sulle tasche dei proprietari – ha concluso Cioni – Sfruttare gli spazi all’aria aperta andrà ad agevolare il lavoro dei locali in una fase in cui il distanziamento sociale sarà un elemento obbligatorio”.
di Redazione Altovicentinonline