‘Leggo commenti su quest’app che non stanno in cielo nè in terra’ – ha detto il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia.
Per autorizzare la App di contact tracing, che traccerà gli spostamenti delle persone, sarà necessaria una norma di legge, fa sapere il governo. E il premier Conte chiarisce che sarà offerta su base volontaria, non obbligatoria e non ci saranno limitazioni nei movimenti o altri pregiudizi nei confronti di chi non vorrà scaricarla. Il commissario Arcuri l’ha definita “fondamentale per la Fase 2”. Ma dal Viminale arriva l’avvertimento: lo strumento può essere utile, ma va garantita la sicurezza dei dati di 60 milioni di cittadini.
Zaia e il racconto sul gondoliere
Il governatore Luca Zaia ieri, è entrato nel merito del funzionamento dell’app, utilizzando una parabola : ‘Un veneto e un siciliano si incontrano in un bar, si incrociano per caso, si trovano a distanza inferiore di due metri e iniziano a parlare per più di 15 minuti perchè il veneto ha la maglietta dei gondolieri. A quel punto, i due telefonini, che avranno l’applicazione scaricata, registrano il contatto. Poi, uno dei due risulta positivo e viene ricoverato. I medici allora chiamano l’altra persona, e gli consigliano di fare il tampone». Così Zaia, in conferenza stampa, ha dato l’idea del funzionamento dell’app “Immuni” che verrà utilizzata per tracciare i contagi e che secondo il Professor Crisanti è imprescindibile per la fase 2.
‘C’è libertà, ma l’alternativa all’applicazione è mettersi in ospedale e aspettare che arrivino i pazienti ‘ – ha concluso il presidente della Regione Veneto Luca Zaia.
L’app per il contact tracing risponderà a due requisiti fondamentali: la sicurezza e la privacy. Lo ha garantito il commissario Domenico Arcuri , sottolineando che i dati anagrafici e sanitari dei cittadini dovranno essere conservati su una “infrastruttura pubblica e italiana”. “La privacy e la riservatezza dei dati – ha aggiunto – rappresentano un diritto inalienabile ed irrinunciabile”.
Dunque “non sarà da parte mia possibile allocare queste informazioni in un luogo che non sia un’infrastruttura pubblica e italiana”. “Il contact tracing – ha specificato Arcuri – è una modalità per garantire che in qualche modo vengano conosciuti e tracciati i contatti che le persone hanno, molto importante se qualcuno si contagia. Possono essere usati per contenere la diffusione del virus. In tutto il mondo alleggerire il contenimento significa essere in grado di mappare tempestivamente i contatti delle persone; l’alternativa sarebbe non alleggerire le misure, privandoci di quote importanti della nostra libertà come in queste settimane è accaduto”.
di Redazione AltovicentinOnline