Cresciuti insieme tra gli stracci sono morti insieme, di vecchiaia, a distanza di pochi giorni, tra le braccia di Lara, che li aveva adottati un anno fa facendo loro vivere l’amore e le comodità di casa che non avevano mai conosciuto.
Dodo e Dance sono stati chiusi insieme in una cella fredda di canile quando erano solo cuccioli e ne sono usciti vecchi, vecchissimi, 10 mesi fa, solo grazie al cuore di una volontaria che se li è portata a casa. Sempre insieme tutta la vita e anche nella morte. Dance è morto improvvisamente la settimana scorsa e pochi giorni dopo Dodo lo ha voluto a tutti i costi seguire, incapace di stare di rimanere senza il suo compagno di una vita intera di stenti.
La loro storia era stata riportata dai media locali molte volte, grazie agli svariati appelli di adozione di Enpa, disposta addirittura a pagare l’adottante. Ma Dodo e Dance non avevano mai conosciuto affetto se non quello tra di loro, erano incapaci di avvicinare l’uomo e nessuno è mai riuscito ad adottarli, anche perché nessuno avrebbe mai permesso che venissero divisi.
“Erano entrati nel canile di Piovene Rocchette da cuccioli, nascosti in una delle gabbie seminterrate che ricordiamo con orrore e lasciati lì senza nessuna relazione, se non tra loro – ha raccontato Federica De Pretto, presidente Enpa Thiene-Schio – Nel 2010 sono stati trasferiti al canile del Tretto, dove abbiamo cercato piano piano di avvicinarli ma erano troppo spaventati dall’ essere umano, non si facevano toccare. Poi nel 2013 è stato disposto il trasferimento in un altro canile senza dirci nulla, nemmeno dove li avevano portati. Lo abbiamo scoperto qualche giorno dopo e ci siamo precipitati da loro, nel canile di Noventa Vicentina. Abbiamo trovato un orrore: cani nel fango, sporchi, un rudere in mezzo alla campagna. Eravamo disperati: i nostri cani lontani e in quelle condizioni, non sapevamo come aiutarli. Per fortuna i volontari del canile di Arzignano ci hanno teso la mano e hanno trovato posto per loro. Altri anni sono passati ma nonostante le cure amorevoli Dodo e Dance non si facevano avvicinare. Oramai erano diventati due vecchietti, inseparabili, tutto il dolore patito insieme li aveva uniti in modo indissolubile. Poi, qualche mese fa la svolta: Lara ha deciso di portarli a casa, insieme. Non ha avuto importanza per lei che non fossero cani socializzati. Qualche giorno fa Dance se n’è andato, in silenzio come era vissuto. Pochi giorni dopo Dodo lo ha voluto raggiungere, il suo cuore non ha retto al dolore della perdita dell’unico essere con il quale ha diviso tutto: le gabbie, le cucce, gli stracci, le ciotole. Il niente che avevano era di entrambi”.
Federica De Pretto ha voluto sottolineare l’importanza di avere un canile di riferimento nel territorio e l’assistenza veterinaria agli animali, ribadendo il grandissimo impegno dei volontari che giorno e notte sono a disposizione per gli esseri più indifesi, che non hanno voce per descrivere le ingiustizie e i maltrattamenti a cui sono a volte sottoposti. “Serve che le istituzioni e gli amministratori comunali si prendano la loro responsabilità verso di loro – ha spiegato – Noi ci mettiamo tutto il cuore e la disponibilità, ma servono anche azioni concrete”.