“Il comparto del vino veneto vale 2,55 miliardi di export ed è un settore che naviga a vista. In virtù dei primati consolidati a livello internazionale in termini di produzione ed export la preoccupazione tra gli operatori è alta”.
E’ quanto rivela l’osservatorio di Coldiretti Veneto dopo aver riunito la filiera della consulta regionale. “Se le grandi aziende e la cooperazione hanno potuto fine a fine marzo resistere garantendo buona parte dei volumi di vendita – commentano i tecnici di Coldiretti – sono le piccole cantine e chi opera con la distribuzione tradizionale, bar, enoteche, ristoranti che sono in piena crisi. Di fatto anche se formalmente aperte, le imprese vitivinicole sono a vendite zero, per la chiusura dell’Horeca e per il blocco del turismo”.
“Niente degustazioni – evidenzia Coldiretti Veneto – nessuna visita, annullate le prenotazioni e i viaggi enogastronomici. Vale per i produttori veronesi sul Lago di Garda come per quelli dei Colli Euganei, per le realtà diffuse sulle colline di Conegliano Valdobbiadene dell’Asolano, passando per Vicenza, per arrivare alle storiche denominazioni veneziane che si affacciano sul litorale”.