di Fabrizio Carta
Come se già non bastasse Rocco erMutanda dal Grande Fratello, da qualche settimana l’economista consigliere del nostro Giuseppi è lui, Gunter Pauli, il mammasantissima dell’economia blu, l’uomo che trasforma la merda in denaro. Che ci sia un messaggio in codice dietro la sua nomina?
Perché il Cura Italia non sta funzionando e pare che la povertà non sia stata ancora sconfitta. La tanto propagandata liquidità che doveva inondare le imprese non si è ancora vista, e intanto le imprese annaspano, senza fatturato e con poco danaro.
Quello che doveva essere un aiuto di Stato si è rilevato il solito machiavellico inciucio, sospeso tra burocrazia estrema e carte da bollo. Perché quando c’è da complicare gli affari semplici in Italia siamo sempre i primi.
Decreti, annunci, comunicati stampa e circolari interpretative si susseguono ogni giorno in modo folle e disordinato, senza nessuna omogeneità e coerenza, mentre gli studi professionali di commercialisti e consulenti del lavoro, tanto inutili per Giuseppi, quanto indispensabili per questa burocrazia contorsionista, lavorano in apnea 24 ore al giorno sette giorni su sette.
Ormai ci indigna tutto: il prolungamento di due anni dei termini di accertamento, il click day per richiedere il bonus di 600 euro, il sito dell’inps in crash, il sussidio ai lavoratori in nero, il redivivo Totò che propone di ipotecare il Colosseo per finanziare i prestiti dell’unione europea. Oppure più semplicemente l’obbligo delle marche da bollo sulle domande della cassa integrazione. Per una marca da bollo, si sa, ogni momento è quello giusto. Una follia dietro l’altra.
In questo disordine entropico ci siamo chiesti da quale mente perversa potesse scaturire tutto questo caos, quali gran dementi, ehm, grandi menti avessero mai potuto partorire queste follie economiche e giuridiche.
Ed a un certo punto, il genio, lui, Gunter Pauli. Anche se a prima vista può sembrarlo, Gunter Pauli non è un vero e proprio comico, ma una specie di economista con una visione della scienza e dell’economia piuttosto particolare, che in modo elegante possiamo definire naif. Una specie di figlio dei fiori de noantri.
Alla nomina, Gunter si presenta già con un’affermazione basata su solide basi scientifiche: in un tweet, l’economista illustra l’inconfutabile quanto indissolubile legame tra il 5G e l’epidemia, il fattore “segreto” che accomunerebbe Wuhan e la Lombardia. Spiega il Gunter: “La scienza deve dimostrare e spiegare causa ed effetto. Applichiamo la logica scientifica. Qual è stata la prima città al mondo coperta dal 5G? Wuhan! Qual è la prima regione europea del 5G? Nord Italia”. Il ragionamento non fa ‘na grinza!
Ma Gunter non è solo un economista, ma pure un fine virologo ed infettivologo, e trova la soluzione anche per combattere il coronavirus: “Rafforzare il nostro sistema immunitario con aria, acqua e cibi sani”. Poco d’accordo Roberto Burioni, che a questo proposito osa affermare: “Mi dicono che questo è un consigliere del nostro governo, spero non sia vero”. Ma Burioni si sa, è sempre molto polemico.
Se siete amanti della cucina, poi, Gunter vi consiglia su twitter anche come cucinare il pane in casa, che Carlo Cracco mettiti da parte.
Ma per Gunter, il coronavirus ha anche i suoi lati positivi: “the earth is breathing again”, la terra respira di nuovo. Gunter è contento, amici, c’è il coronavirus e la terra respira. Lovely Gunter!
E adesso il nostro lovely Gunter è il fido consigliere economico di Giuseppi. La nostra economia, la cura e la ripresa delle nostre aziende, sono oggi nelle mani di lovely Gunter.
Non vorrei però che a questo punto pensiate che quella di Gunter sia la solita cultura costruita sul niente, che ripete gli altrettanto soliti mantra sciachimicari e complottisti, coperti ed allineati contro la scienza e contro il “pensiero dominante”. Sia mai!
Non abbiate paura di tutto questo, perché lovelyGunter, è anche il guru mondiale dell’economia sostenibile e del riciclo.
Qualche anno fa Beppe Grillo, suo grande estimatore, presentando le solide teorie economiche del nostro fantascientifico consigliere, con una sottile ed arguta metafora poté affermare che per ogni popolo “l’escremento è un bottino!”.
Contando che al momento stiamo nella merda, allora è sicuro che con Gunter diventeremo ricchi!
Ad maiora
Fabrizio Carta