“Le schede ospedaliere sono una garanzia, l’ospedale di Santorso tornerà come prima e anche meglio di prima”.
Il governatore del Veneto Luca Zaia risponde ai sindaci dell’Alto Vicentino, assicurandoli che la trasformazione dell’ospedale Alto Vicentino in centro covid durerà per il periodo dell’emergenza sanitaria. Poi tutto tornerà come prima, “anche meglio di prima”, ha sottolineato Zaia, infastidito dalla lettera e dalla scarsa fiducia dei primi cittadini.
Come riporta il Giornale di Vicenza, il governatore ha tirato in ballo le schede ospedaliere, quelle stesse schede finite nel mirino delle amministrazioni locali proprio perché riportano, scritto nero su bianco, il futuro degli ospedali.
Schede, che secondo Zaia e secondo l’assessore alla Sanità regionale Manuela Lanzarin, dovrebbero rappresentare una garanzia per i sindaci, che dovrebbero comprendere che in fase di emergenza bisogna collaborare.
“Ci stanno facendo perdere tempo – è il commento del presidente della Regione, che ultimamente è diventato un modello a livello nazionale sia per il sangue freddo con cui sta gestendo un’emergenza nuova e sconosciuta, sia per i modelli applicati – Non ho nessuna intenzione di chiudere un ospedale nuovo”, ha ribadito, ripetendo un mantra che si sente ogni volta che lo si interpella e gli si chiede che fine farà l’ospedale di Santorso.
Al suo fianco Manuela Lanzarin, che ha sposato in pieno le parole del governatore e commentato: “A Santorso resterà garantito il punto di primo intervento per tutte le emergenze, poi le attività verranno smistate nel resto degli ospedali dell’Ulss. Dopo l’emergenza, a Santorso tornerà tutto come prima – ha concluso – Pensare diversamente sarebbe un’idiozia”.
A.B.