di Fabrizio Carta
Nella tarda serata di ieri il MEF ha rilasciato una nota per comunicare che «i termini relativi ai versamenti previsti al 16 marzo saranno differiti con una norma nel decreto legge di prossima emissione (…)», che «introdurrà anche ulteriori sospensioni dei termini e misure fiscali a sostegno di imprese, professionisti e partite Iva colpite dagli effetti dell’emergenza sanitaria».
Il comunicato viene seguito a stretto giro da una comunicazione dell’agenzia delle entrate che, recependo le indicazioni operative del ministero, si impegna a rimodulare i calendari dei versamenti.
Il direttore dell’Agenzia delle entrate, afferma il comunicato stampa dell’Agenzia, «ha dato disposizioni a tutte le strutture di rimodulare le proprie attività in base a quanto previsto dal comunicato del ministero dell’Economia e delle Finanze di oggi relativamente al differimento dei versamenti del 16 marzo 2020, in attesa del decreto legge relativo alle misure per il contenimento degli effetti del Covid-19 e della relativa pubblicazione in Gazzetta Ufficiale».
Siamo a sabato 14 marzo, e per adesso non c’è null’altro di ufficiale.
Rinvio per tutti? Non è dato ancora sapere se siano stati mantenuti i limiti dimensionali ipotizzati in bozza, che disponevano le proroghe sono per i soggetti con fatturati sotto i 400.000 per prestazioni di servizi e 700.000 per il commercio.
Al momento parrebbe di sì, per cui tutti i pagamenti che dovevano esser fatti lunedì 16 marzo, quindi almeno la liquidazione dell’Iva di febbraio per i contribuenti che pagano l’iva mensilmente, il saldo dell’Iva dell’ultimo trimestre 2019 per i trimestrali, le ritenute e i contributi dei dipendenti, le accise e le imposte sugli spettacoli.
Ma, come si è osservato da più parti, il comunicato stampa, arriva in notevole ritardo. A noi verrebbe da “sospettare” che arriva alla chiusura delle banche, in modo tale che chi ha già posto in pagamento il suo F24 attraverso i canali bancari o Entrate, non potrà più ritirarlo, per cui il pagamento verrà eseguito già nella mattinata di lunedì, alla riapertura degli istituti.
I tecnici del Ministero, quindi, sono ancora al lavoro per predisporre l’atteso pacchetto di misure che possa consentire alle aziende di affrontare e superare l’emergenza sanitaria, non solo da un punto di vista organizzativo e lavorativo, ma anche e soprattutto finanziario ed economico.
Noi vi terremo aggiornati
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