Tutti nel piazzale della Casa del Popolo di Torrebelvicino per dire no all’odio. Per dire no al razzismo e alle discriminazioni. Manifestazione sabato dopo il cartello apparso nei giorni scorsi, nella sede del Pd, con frasi choc antisemite. Non solo, la scritta, la cui immagine ha fatto il giro del web ed è al centro di un’inchiesta aperta dalla procura di Vicenza era di una violenza inaudita anche contro gli omosessuali .
“Questa parola, razza, la sentiamo ancora e allora dobbiamo combattere questo razzismo strutturale che resta. – avevano detto i rappresentanti di ANPI, ARCI e PD Torrebelvicino – La gente chiede come mai si parli ancora di antisemitismo. Rispondiamo che c’è sempre stato, ma non era il momento politico per tirare fuori il razzismo e l’antisemitismo insiti nell’animo dei poveri di spirito. E poi arrivano i momenti più adatti, corsi e ricorsi storici, in cui ci si volta dall’altra parte. E allora tutti quelli che approfittano di questa situazione trovano il terreno più fertile per farsi avanti.”
Alla manifestazione hanno aderito AVL Vicenza, ANED Vicenza, ANEI Vicenza, CGIL Vicenza
Era presente anche Chiara Luisetto, segretaria provinciale del Pd, soddisfatta del numero di adesioni all’evento di Torrebelvicino: ‘Siamo qui per dire che non ci giriamo dall’altra parte, non molliamo di un passo. Farfalle gialle sopra a fili spinati’.
Anche ‘Fare a Schio’ ha partecipato, spiegando così le motivazioni: “Noi siamo per la libertà, inclusa la libertà di esprimere idee di ogni tipo. Però la libertà trova il proprio limite nella responsabilità e nel non nuocere ad altri. Non è libertà manifestare una propria opinione per insultare, aggredire, fomentare odio verso altri. Non è accettabile, né tollerabile. A maggior ragione, se chi è insultato e aggredito viene da tempo additato, in modo stupido, come colpevole e capro espiatorio dei mali che affliggono la società. Riteniamo assurda, cattiva, pericolosa e stupida ogni affermazione intollerante, invita a prendere decisa distanza da tali rigurgiti e ad avere rispetto di tutti, senza distinzione di alcun tipo. Non si può essere tolleranti con gli intolleranti: la libertà è un bene prezioso, non scontato, da preservare e difendere”.
Dopo l’affissione del cartello shock, proprio nel giorno della Memoria, era sceso in campo lo stesso sindaco Emanuele Boscoscuro, che subito dopo la rimozione della scritta, aveva espresso parole durissime nei confronti dell’autore, stentando a credere che in paese possano risiedere persone capaci di simili gesti. ‘ Questo soggetto ha sicuramente dei problemi – aveva detto condannando qualcosa che non appartiene alla cultura di un comune aperto e civile come il suo’.
di Redazione AltovicentinOnline