Ha regalato il suo sangue a chi ne aveva bisogno 200 volte e, a testimonianza di un gesto di totale volontariato, non ha mai voluto usufruire dei permessi garantiti ai lavoratori dipendenti in queste circostanze.
Fidas festeggia Bruno Sinigaglia, 65 anni di Malo, che nella sua vita si è fatto infilare l’ago in vena, per donare quanto di più prezioso possiede, senza mai tirarsi indietro.
Solidarietà vera, vissuta senza protagonisti, con il fine di fare semplicemente del bene.
“Grazie Bruno per la perseveranza, la tua solidarietà ed attenzione verso chi è in difficoltà. Tanti nell’anonimato ti hanno e ti stanno ringraziando per le tue 200 donazioni di sangue”, ha detto Mariano Morbin, presidente provinciale di Fidas Vicenza, che insieme a Ferdinando Melucci, presidente del Gruppo Arsenale FS, ha consegnato a Sinigaglia una targa di riconoscimento per la sua straordinaria dedizione al prossimo.
Bruno Sinigaglia, 65 anni di Malo, dall’età di 22 anni ha iniziato a donare il sangue. “Un gesto semplice e che non costa nulla ma che fa stare meglio non soltanto chi lo riceve – ha spiegato il donatore – Si tratta di un atto anonimo, infatti, che invito anche molti giovani a compiere, perché la sensazione di benessere che trasmette è indescrivibile ed unica. In 200 donazioni che ho fatto, ci tengo a precisarlo, non ho mai usufruito di un solo giorno di permesso, nonostante sia sempre stato un lavoratore dipendente”.
Un momento importante per il Gruppo Fidas Vicenza Arsenale. “Siamo orgogliosi del risultato conseguito da Bruno – ha commentato Melucci – Esprime i valori che hanno portato alla fondazione del nostro Gruppo, che il prossimo anno spegnerà 65 candeline. Siamo nati, infatti, come realtà interna all’Officina grandi riparazioni di Vicenza, per far fronte all’esigenza di sangue dei colleghi che si infortunavano. Oggi, come allora, la solidarietà non è mai venuta meno e questo grande donatore lo dimostra concretamente”.
di Redazione Altovicentinonline