Si discute in seno al Governo sulla nuova figura dell’infermiere di famiglia. Nicola Draoli, consigliere della Federazione nazionale degli Ordine delle professioni infermieristiche, snocciolando alcuni dati, ha spiegato come, laddove presente, la figura dell’infermiere di famiglia ha portato a una riduzione del 20% degli accessi per codici bianchi in pronto soccorso, a un meno 10% dei tassi di ospedalizzazione con uno sgravio anche per i medici di famiglia.
‘Sono fortemente convinto dell’importanza di questo provvedimento per rafforzare la medicina territoriale. Solo rafforzando le prime linee del Servizio sanitario nazionale riusciremo a garantire una sanità migliore a tutti. Lasciando gli ospedali a chi ne ha davvero bisogno e aiutando tutti i malati cronici che riceverebbero così una risposta immediata. Nessuno deve essere lasciato solo e la chiave è proprio fornire la giusta assistenza”.
Così, in una nota, il senatore del Movimento 5 Stelle Rino Marinello, componente della Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama, e primo firmatario del ddl.
di Redazione AltovicentinOnline