“La denuncia di Zanoni alla Commissione Europea perché, secondo lui, la Regione del Veneto non farebbe nulla per combattere lo smog, è l’ennesima iniziativa inutilmente polemica e faziosa di chi ama fare tanto rumore con esiti inconcludenti. Se l’esponente del Pd ha la vocazione per le denunce, dato che la procedura dell’UE è nei confronti dell’Italia e non del Veneto, sarebbe politicamente più onesto se puntasse il dito nei confronti di chi ha governato quasi ininterrottamente il nostro Paese nell’ultimo decennio e cioè il suo partito, attuando una politica ambientale che l’Europa ha ritenuto fallimentare”.
Così l’assessore all’ambiente della Regione del Veneto, Gianpaolo Bottacin, commenta la notizia della denuncia di Andrea Zanoni, consigliere regionale del Pd, nei confronti della Regione alla Commissione Europea per violazione della Direttiva sulla qualità dell’aria.
“La Regione del Veneto – prosegue l’assessore – ha stanziato nell’ultimo triennio quasi un miliardo di euro, in interventi di varia natura, per abbassare il livello di inquinamento atmosferico: 92,5 milioni per l’efficientamento energetico, 702 milioni per i mezzi di trasporto, 60 milioni per l’intermodalità, 106 milioni per le infrastrutture, 5 milioni per il settore agricolo. Abbiamo messo in campo più di 70 misure previste dal ‘Piano Aria’ approvato dal Consiglio regionale. E continueremo a investire ancora, non abbasseremo la guardia, coordinandoci anche con le altre Regioni del bacino padano, perché è un fatto oggettivo e inequivocabile che questa pianura si caratterizzi per una particolarità unica al mondo, quella di avere uno scarsissimo ricambio d’aria dovuto alla sua geomorfologia”.
“Stiamo parlando di un problema che, non da oggi, ha assoluta priorità nell’agenda regionale – precisa Bottacin – e le azioni messe in campo sono concrete e numerose: dagli incentivi alla rottamazione dei veicoli inquinanti ai sostegni per l’efficientamento energetico, dall’acquisto di treni e autobus ecologici fino alle iniziative per favorire l’energia pulita. I risultati ci sono, perché negli ultimi 15 anni i principali inquinanti dell’aria sono stati dimezzati nel loro valore medio. Sappiamo che dobbiamo continuare sulla linea tracciata, soprattutto nel campo dell’efficientamento energetico”.
“Tra una decina di giorni – annuncia l’assessore – è previsto l’ennesimo incontro tra le quattro regioni Emilia, Veneto, Lombardia e Piemonte. Come detto, il problema non è solo nostro, come qualcuno vorrebbe far credere, ma di tutta la pianura padana e anche oltre, visti, ad esempio, i dati del Comune di Roma”.
“Per far fronte alla procedura di infrazione europea inflitta all’Italia – conclude Bottacin – il governo nazionale si era impegnato formalmente ad avviare una serie di misure di cofinanziamento a favore delle Regioni, e non solo con l’accordo del bacino padano, che però stiamo ancora attendendo. Al ministro Costa proporremo un vero e proprio piano Marshall ambientale perché questo grave problema non si combatte con la plastic tax, ma con misure strutturali adeguate”.