Da tempo il sindaco di Monte di Malo Mosè Squarzon denunciava che non ci fosse ritorno economico sul suo Comune in merito agli incassi derivati dalle sanzioni stradali. Multe che venivano elevate, ma che non incassava l’amministrazione.
Ora la sua ‘frustrazione’ si è trasformata in voglia di agire e il primo cittadino, nell’ultima seduta di consiglio comunale, ha comunicato la decisione di interrompere la collaborazione con la Polizia Locale di Malo e siglare un accordo di un anno con la Polizia Locale della Valle dell’Agno.
Dissidi con il Comune di Malo, una richiesta di contributi economici ritenuta troppo alta e tra le tre possibilità di scelta, Malo, Schio e Valdagno, la giunta di Squarzon ha deciso Valdagno.
“Abbiamo valutate il consorzio Alto Vicentino e il valdagnese – ha spiegato Squarzon – Considerando che il confine con Cornedo e quell’area rappresentano un perimetro più ampio, abbiamo deciso di provare una convenzione con Valdagno”.
Un anno di tempo per valutare se la scelta si sarà rivelata positiva.
Alla base della decisione, l’impossibilità di accondiscendere alle richieste economiche di Malo.
“Nonostante avessimo collaborato con il Comune di Malo destinando importanti somme a progetti che riguardavano le nostre strade, non c’è mai stata vera collaborazione nella gestione della Polizia – ha continuato Squarzon – Abbiamo tentato un accordo con il Comune di Malo per il rinnovo della convenzione per la Polizia Locale, ma le richieste non ci hanno consentito di procedere. A fronte dei 32mila euro stabiliti fino allo scorso anno, ce ne sono stati chiesti 50mila, che poi sono diventati 90mila e infine 52mila per 750 ore”.
Secondo il primo cittadino di Monte di Malo, l’innalzamento della quota è dovuto alla richiesta di Monte di Malo di vedere riversate nelle sue casse comunale i circa 40mila euro che derivano dalle sanzioni inflitte nell’area comunale.
“Vista la reazione del Comune di Malo e le proposte ricevute, ci siamo visti costretti a chiedere dei preventivi ai consorzi di Polizia Locale contermini. Alla fine è stata approvata la convenzione con il consorzio Valle Agno, che fornirà il servizio per un anno al costo di 35mila euro e garantirà una serie di interventi puntuali. Penso sia di dominio pubblico che in questi 5 anni i servizi offerti si sono limitati a poco più dei controlli sulla strada priabonese, contigua con il Comune di Marano e a verifiche di carattere edilizio. A differenza del Comune di Malo non abbiamo beneficiato di alcuni servizi importanti come la sorveglianza sul traffico in prossimità delle scuole, la formazione per i ragazzi delle scuole rispetto all’educazione stradale, la presenza rassicurante dei vigili a piedi nel centro del paese o, vista la nostra posizione, tramite auto per le vie del paese, alla presenza nelle commissioni per il rilascio delle autorizzazioni per le manifestazioni temporanee, al rilascio delle ordinanze connesse alle sanzioni o a chiusure temporanee di strade, a controlli sui veicoli in sosta, alle notifiche tramite messo comunale, ai controlli sui cambi di residenza, all’assistenza ai consigli comunali, Il servizio tra i due Comuni non si poteva paragonare – ha continuato Squarzon – per cui è stata ingiusta la sua pretesa economica. Se ci fosse stata la fusione tra il nostro Comune e Malo, che cosa sarebbe accaduto? Mio malgrado, considerato che io stesso avevo proposto di fare la fusione, devo riconoscere la lungimiranza di chi, magari anche più saggio di me, si è estremamente opposto ad intraprendere tale processo irreversibile, soprattutto nell’ottica di salvaguardare i servizi anche per l’ente più debole, con un’amministrazione troppo miope a programmare il futuro di due comunità e abbagliata dal solo aspetto ritenuto indispensabile e primario per una fusione: quello economico”.
A.B.