“Affinché il Servizio Sanitario Nazionale funzioni bene servono risorse, impegno e competenze. È necessario però anche l’aiuto di ciascuno di noi. Donare il sangue è un esempio. Vuol dire prendersi cura e salvare la vita a qualcuno che spesso non conosciamo nemmeno. Mi sembra un buon proposito per il nuovo anno”.
È quanto scrive su facebook il Ministro della Salute, Roberto Speranza ricordando l’importanza delle donazioni di sangue cui il Ministero ha dedicato un focus sul sito istituzionale.
“Le donazioni di sangue – si legge sul sito – salvano la vita di circa 630mila persone all’anno solo in Italia, in media circa una al minuto. Le trasfusioni di sangue sono indispensabili nel trattamento di moltissime patologie. Un paziente affetto da talassemia, per fare un esempio, ha bisogno di circa 25 trasfusioni di sangue all’anno per vivere. Dalle 30 alle 40 sacche di sangue servono dopo un intervento chirurgico delicato come un trapianto di cuore. Trasfusioni servono anche per trattare la leucemia o le insufficienze renali croniche”.
“Donare il plasma – prosegue il Ministero -, la parte liquida del sangue, serve poi a produrre medicinali salvavita, i cosiddetti plasmaderivati come l’albumina o le immunoglobuline, utilizzati per diverse terapie, da quelle per le malattie del fegato fino ai trattamenti antitetano.
Il sangue è una risorsa fondamentale e non esiste al momento un’alternativa che possa sostituirlo. Le sperimentazioni sul sangue sintetico, seppure promettenti, molto difficilmente potranno portare a cambiamenti su larga scala, se non in un futuro che è difficile immaginare prossimo”.
Donare il sangue è anche un modo per tenere sotto controllo la propria salute:
– al momento della donazione il donatore viene sottoposto a un emocromo completo e al test per individuare HIV, epatite B e C e sifilide e ai donatori periodici vengono controllati regolarmente anche i livelli di colesterolo, trigliceridi, creatinina e ferritina
– i donatori di sangue hanno diritto al vaccino antinfluenzale gratuito.