Prescrire colpisce ancora. L’organizzazione non governativa francese ong nata per assicurare a operatori e opinione pubblica un’informazione assolutamente indipendente e la più rigorosa possibile su farmaci e terapie, ha pubblicato – come fa ogni anno dal 2010 – la lista 2020 dei farmaci da scartare per curarsi meglio, ovvero l’elenco dei farmaci che sarebbe assolutamente meglio evitare, sulla base di una valutazione del rapporto rischi-benefici condotta con rigorosa procedura evidence based science: ricerca documentale sistematica e riproducibile, risultati basati su criteri di efficacia rilevanti per i pazienti, priorità dei dati in base al loro livello di evidenza, confronto rispetto al trattamento di riferimento.
La blacklist elenca medicinali in base alla categoria di appartenenza e alla patologia di riferimento. Nell’edizione 2020, segnalata ieri da Il salvagente, ci sono in totale 105 farmaci, tra cui 12 nuovi inserimenti, molti dei quali sono da banco. Laddove possibile, lo staff medico di Prescrire suggerisce anche terapie alternative da sostituire ai medicinali potenzialmente pericolosi attualmente assunti.
Nell’edizione di quest’anno fa un certo effetto vedere contrassegnate col bollino rosso anche le argille medicate “utilizzate in vari disturbi intestinali tra cui la diarrea”, ustioni gastriche o reflusso. Sono infatti finite nella lista dei farmaci da evitare anche ActapulgiteoGastropulgite (attapulgite);
Smecta (diosmectite); Rennieliquo (idrotalcite); Bedelix o Gelox (monmectite); Gastropax o Neutroses (caolino). La loro contaminazione da piombo giustifica il consiglio di evitarle.
Altro medicinale finito all’indice, a causa del rischio di allergia, è il Maxilase e i suoi generici, usato nel mal di gola. In caso di forte dolore, spiegano gli esperti dia Prescrire, il paracetamolo funziona altrettanto bene ed è meno rischioso se usato al giusto dosaggio.
Nella tosse, i prodotti a base di pentossivina (Vicks Pectoral Syrup 0.15% o Clarix Dry Cough Pentoxyverine) pur non contenendo antistaminici o oppioidi, come altri sciroppi, possono comunque causare problemi cardiaci o allergie, ancora una volta, dunque, il consiglio dell’équipe indipendente è che è meglio farne a meno.
Tra i farmaci antinfiammatori non steroidei, il Tilcotil (tenoxicam) si unisce a Feldene (piroxicam) tra le specialità ritenute non più efficaci di altre, ma con rischi digestivi e cutanei a volte molto gravi. Infine, Tanakan (ginkgo biloba) e i suoi generici, che colpiscono i disturbi cognitivi negli anziani, non hanno un’efficacia superiore rispetto al placebo ed espongono “a emorragie, disturbi digestivi o della pelle, convulsioni e convulsioni. reazioni di ipersensibilità “.
(fonte Rif Day, manuale d’informazione per il farmacista)